Nubi, nubi, ancora nubi. Questo lo scenario che accoglie milioni d’italiani al risveglio mattutino. Transita una blanda perturbazione oceanica, la copertura nuvolosa è talmente insistente sulle regioni settentrionali che le piogge risultano inevitabili. Come nelle attese, ieri dicemmo del ridimensionamento della fenomenologia attesa, si tratta di precipitazioni diffuse ma di intensità normale, in alcuni casi blanda, in altri vi sono temporali. Eppure si tratterà di un rapido peggioramento, che fin dal pomeriggio lascerà strada alle prime schiarite ed alla cessazione dei fenomeni.
Le nubi, infatti, viaggeranno al centro, poi al sud. Le ore pomeridiane saranno quelle che ci costringeranno a trasferire gli ombrelli in direzione delle regioni tirreniche, dapprima le centrali, Sardegna compresa, poi le meridionali, anche la Sicilia. Il transito perturbato, sul Mediterraneo, farà sì che si possa registrare un’intensificazione delle piogge, che in alcuni casi potranno presentarsi moderate, temporalesche e persistenti. Scenari che comunque non hanno nulla a che vedere con quelle “bombe mediterranee” di cui parlammo nel corso settimanale.
Non possiamo quindi negare che via sia stata una correzione di tiro previsionale, certo non per le zone colpite, bensì per la durata e la forza delle piogge. Ed è un bene, lo sappiamo, di fenomeni violenti se ne fa volentieri a meno, perché non risulterebbero certo benefici per le nostre assetate terre. Ingenti quantitativi d’acqua, caduti in archi temporali ristretti, non fanno altro che acuire quel rischio idrogeologico che coinvolge molte aree peninsulari.
Il suolo, difatti, non ha il tempo materiale di assorbire tali piogge in breve tempo, vi sono casi in cui l’uso sconsiderato del territorio – si pensi ad esempio ai disboscamenti selvaggi, oppure agli incendi cha mangiano ettari di vegetazione – acuisce il problema della tenuta idrogeologica, ed è per questo che sovente si legge di allagamenti, smottamenti, frane. Ragion per cui non si può far altro che accogliere con piacere le piogge, quelle benefiche, non violente. E’ vero, stamane sono stati emessi diversi annunci di forte maltempo, fonti Protezione Civile ed Aeronautica Militare, ma per fenomeni locali e non diffusi.
Non escludiamo, difatti, che l’intensificazione del transito perturbato, direzione sudest, possa determinare la formazione di improvvisi temporali, carichi di piogge e colpi di vento. Potrebbero rivelarsi localmente intensi, tutto sommato, comunque, la durata dovrebbe essere breve e non tale da provocare una crisi nella tenuta territoriale.
Si dovrà attendere la giornata di domani affinché possa esservi un generale miglioramento, in serata soprattutto, perché al mattino dovremo fare i conti con la residua instabilità, a tratti perturbabilità, che colpirà le estreme regioni meridionali. Giornate d’autunno, un autunno che fin dal suo nascere ha voluto mostrare i muscoli, rammentando ai più distratti che i cambiamenti meteorologici, in tal fase transizionale, sono sempre dietro l’angolo. Pertanto ombrelli a portata di mano, abiti al seguito e prepariamoci ad accogliere la nuova stagione, astronomicamente prossima al suo ingresso sul Mediterraneo.