CI RIPROVA L’ANTICICLONE – L’alta pressione delle Azzorre rilancia la propria azione verso levante e con le sue propaggini orientali ha ripreso ad abbracciare parte dell’Europa Centro-Occidentale compresa anche l’Italia, contrappondendosi all’inserimento delle perturbazioni atlantiche che scorrono ad alte latitudini. Un vortice instabile resta invece centrato tra le aree carpatico-danubiane ed il comparto balcanico, dove restano protagonisti i temporali. L’espansione dell’anticiclone oceanico deve fare i conti con un secondo nucleo d’instabilità, che si trova situato tra la Penisola Iberica ed il Mediterraneo Occidentale: l’evoluzione prevista verso levante prelude ad un peggioramento meteo verso la Sardegna e la Sicilia, a causa dell’interazione di correnti africane con la saccatura fresca in quota.
ITALIA CON QUALCHE NOTA TEMPORALESCA – L’influenza dell’anticiclone tende a farsi sentire solo in parte, trattandosi del bordo più orientale del campo stabilizzante. Resistono pertanto lievi infiltrazioni d’aria fresca in quota che, sommate alla relativa vicinanza della depressione balcanica, hanno contributo ancora a generare una parziale instabilità atmosferica: già al mattino rimasugli perturbati si sono attardati in Lombardia, con acquazzoni anche a ridosso di Milano. Instabilità che si è manifestata nelle ore più calde su alcune aree alpine ed appenniniche: localmente si sono avuti acquazzoni, maggiormente organizzati sulla parte nord della dorsale appenninica. Le temperature più elevate si confermano in Sicilia e Sardegna, con punte di 33° pienamente estive, a causa di flussi caldo-umidi che presto convoglieranno nuovi impulsi instabili.