DISTURBI al dominio anticiclonico Agosto sta per chiudere i battenti e con esso si concluderà ufficialmente l’estate meteorologica. E’ dunque anche normale iniziare a vedere i primi audaci segnali di declino della stagione, che quest’anno ha conosciuto la sua migliore performance molto tardivamente, in questo periodo post-ferragosto. Nel corso di questi ultimi giorni del mese la bolla calda si è ridimensionata, ma l’anticiclone è rimasto saldamente arroccato sul bacino del Mediterraneo.
Un leggero indebolimento del tessuto anticiclonico ha offerto il varco per l’inserimento di una linea instabile dalle Baleari, inserita in un lieve cavo d’onda: temporali marittimi sono giunti un po’ a sorpresa ancora integri sulla Sardegna, dove hanno determinato precipitazioni specie nella prima parte del giorno su alcune aree del centro-sud della regione. Sul resto d’Italia ha dominato il sole, ma i segnali di stanchezza dell’alta pressione si sono tramutati anche in una moderata attività instabile pomeridiana su parte della dorsale centro-meridionale appenninica e sulle Alpi Orientali, con associato qualche scroscio di pioggia.
Nel momento in cui le correnti fresche nord-atlantiche continuano ad affluire su parte del comparto centro-settentrionale europeo, sulle zone che si affacciano sul Mediterraneo si continua a respirare, nonostante tutto, aria da piena estate. Lo dimostrano le temperature che, se escludiamo i picchi di 38 gradi misurati in Turchia, hanno toccato punte di oltre 35 gradi in qualche località della Macedonia, del Montenegro e dell’Andalusia. In Italia ci si è fermati ai 34 gradi di Puglia ed est Sardegna (nonostante i passaggi di nubi), ma si tratta di valori che si mantengono ancora un po’ al di sopra delle medie stagionali.