Il caldo anomalo dei giorni scorsi, con apice che fu raggiunto sabato 10 gennaio, ci ha lasciato. Un addio? No, per il momento sarà un arrivederci. Correnti nordiche piuttosto vivaci, associate a forti venti settentrionali su Adriatico e Sud, stanno apportando un calo termico importante. Le temperature hanno iniziato la discesa ieri sera, discesa proseguita durante la notte e destinata ad interrompersi nella giornata di martedì 13.
Considerando la pesante anomalia termica pregressa, il solo riavvicinamento a valori più consoni al periodo lo si deve considerare necessariamente una grande conquista. In alcune regioni, quelle orientali e meridionali, la flessione si percepisce maggiormente perché i venti nordici acuiscono la sensazione di freddo. Ma a ben vedere le discese più corpose riguarderanno quelle regioni del Nord che sino all’altro ieri sperimentavano temperature da primavera inoltrata.
E’ evidente che in mancanza di altri argomenti tutta la nostra attenzione sia focalizzata su l’aspetto termico. Sul fronte nubi e precipitazioni non abbiamo novità alcuna: i cieli si manterranno sereni o poco nuvolosi, ovunque. Poche velature stanno per raggiungere nuovamente le Alpi, cenno evidente di un tentativo d’avanzamento delle perturbazioni atlantiche. Tentativo che anche stavolta verrà messo a tacere dall’Anticiclone oceanico, ben radicato sull’Europa occidentale e pronto a riprendersi parzialmente il nostro territorio.
Dal pomeriggio vi sarà una rotazione dei venti da ovest/sudovest sul Mar Ligure e sul Tirreno settentrionale, ovvero riprenderà ad affluire aria umida mite di origine atlantica. Ciò significa che ben presto risaliranno le temperature e che si osserveranno annuvolamenti più o meno consistenti nelle regioni esposte alla circolazione occidentale. Insomma, si tornerà al tipo di tempo osservato per gran parte della scorsa settimana.