E’ interessante notare come l’azione combinata di due aree d’instabilità – una proveniente da ovest e l’altra posizionata tra la Grecia e la Turchia – stia smantellando le radici della struttura altopressoria. Radici che affondavano in profondità nel nord Africa, fornendo un supporto ben saldo e favorendo un afflusso di masse d’aria calda da meridione. Le alte temperature dei giorni scorsi, lo si è detto, hanno tratto origine in tal modo.
Dicevamo dell’azione a tenaglia. Venendo a mancare l’appoggio nel Mediterraneo, l’Anticiclone si vede costretto a migrare più a nord. E’ bene rammentare che col passare dei giorni è riuscito a impadronirsi della Mitteleuropa, dove oltre a determinare una netta espansione del campo termico, ha provocato l’insorgenza di un unico, immenso nebbione. Nazioni come la Polonia, la Germania, il Regno Unito e la Repubblica Ceca hanno dovuto affrontare momenti difficili, specie per quanto concerne i trasporti aerei.
La migrazione verso nord, più precisamente nordovest, è indotta dal richiamo di un altro baluardo anticiclonico: il Groenlandese. Si sta venendo a creare uno sbarramento difficilmente scalzabile, perlomeno dalle perturbazioni atlantiche alle alte latitudini. L’effetto contrario sarà lo scivolamento di un ampio nucleo gelido, di origine Artica, verso l’Europa centro settentrionale. L’afflusso freddo è già cominciato in Scandinavia, dove fin da oggi ci aspettiamo un brusco abbassamento termico e la comparsa della neve a bassissima quota.
Sull’Italia il tempo cambierà poco o nulla. Le variazioni più significative riguarderanno le isole, ci aspettiamo infatti un maggiore coinvolgimento della Sicilia da parte dei temporali. Temporali presenti sin da queste ore e che andranno intensificandosi nella parte centrale del giorno. Alcune celle dovrebbero riuscire a svilupparsi in Sardegna, mentre la striscia temporalesca visibile sul Tirreno spingerà un po’ di nubi verso le coste del Lazio e della Campania, ma difficilmente saranno in grado di arrecare delle piogge. Altri annuvolamenti si espanderanno alla bassa Calabria, ma qui arriveranno dalla Sicilia e potrebbero determinare l’insorgenza di qualche piovasco.
Nelle altre regioni, tolte le solite nebbie lungo le coste adriatiche, in Emilia Romagna e nelle valli delle centrali tirreniche, splende e continuerà a splendere il sole. L’indebolimento dell’Alta Pressione, soprattutto la perdita della natura africana, sta facilitando un primo calo delle temperature. Ciò nonostante persisterà un clima gradevole, fin troppo mite nelle ore più calde.
Da segnalare venti più sostenuti sul Tirreno, nelle isole maggiori e in Liguria. Venti che ruotano attorno al nucleo instabile ubicato sul Mare di Sardegna e che sono disposti in questo modo: Scirocco sulle coste medio alto tirreniche e in Sicilia, Tramontana sulla Liguria centro occidentale, Ponente o Libeccio sul Canale di Sardegna.