Nonostante un ulteriore lieve ritardo, che ha fatto slittare ulteriormente d’alcune ore l’arrivo delle prime precipitazioni, è ormai in corso da fine mattinata sul sud della Sardegna la fenomenologia temporalesca collegata al vortice ciclonico ancora posizionato in quota in prossimità delle Baleari.
Il nucleo temporalesco (linea d’instabilità), che nelle ultime ore è andato in ulteriore espansione, è esteso nel complesso dall’Algeria al centro-sud Sardegna. Decisamente notevole l’attività elettrica rilevata dapprima sul mare, poi giunta anche sull’isola, in particolar modo sull’area costiera sud-orientale e sul Sarrabus-Gerrei.
Una parte attiva della cella temporalesca ha raggiunto anche la Sardegna centro-orientale, direzione Ogliastra: in queste zone, già interessate in mattinata da prime piogge localizzate, sono stati rilevati accumuli dell’ordine dei 50 mm.
Nelle prossime ore i temporali più intensi dovrebbero colpire tutto il settore orientale del centro-sud dell’isola, mentre nuove celle temporalesche di rincalzo dall’Algeria e dalla Tunisia si dirigeranno ancora verso Canale di Sardegna, per raggiungere il Cagliaritano.
Per il momento non è stata ancora raggiunta da precipitazioni di rilievo la Sicilia, che nelle prossime ore inizierà ad essere interessata da qualche temporale dapprima sul settore occidentale (Trapanese), e nel corso della notte o mattino di domani le prime precipitazioni giungeranno anche nella costa sud.
Sul resto d’Italia attualmente dominano condizioni meteo relativamente stabili, con qualche refolo temporalesco fra Sicilia sud-orientale, e isolatamente sullo Ionio, in prossimità della costa Calabrese centro-meridionale.
La Penisola infatti è ancora parzialmente protetta dal vasto campo Anticiclonico, che ingloba a sé praticamente l’intera Europa, eccezion fatta proprio per il basso Mediterraneo e per la zona dell’Egeo, ancora interessata dai residui effetti della goccia fredda protagonista nei giorni scorsi. I massimi dell’Anticiclone, intorno ai 1038 hPa, li troviamo sul sud della Penisola Scandinava.
L’evoluzione generale nel corso del week-end per le isole maggiori resta piuttosto critica: infatti il sud e l’est della Sardegna, gran parte della Sicilia ed il tratto di mare compreso fra le due isole maggiori saranno interessati da condizioni persistentemente perturbate.
La traiettoria bassa del minimo dovrebbe invece salvaguardare da fenomenologia importante il settore peninsulare, in particolare con riferimento ai settori ionici, che in un primo tempo dovevano essere colpiti da precipitazioni assai degne di nota.
Rileviamo inoltre sempre per il week-end una modesta azione di disturbo per il nord Italia da parte di un nocciolo d’instabilità in transito retrogrado sull’arco Alpino, lungo il bordo sud dell’Alta Pressione messa sempre più alle strette.
Tutto l’arco Alpino e Prealpino sarà interessato da un veloce passaggio di fenomeni, anche temporaleschi, nel corso della giornata di domani, che fra la notte e la mattinata di domenica si concentreranno sulle Alpi Piemontesi. Una modesta intrusione fredda, collegata al debole passaggio vorticoso, potrebbe portare la neve anche poco al di sotto dei 2000 metri d’altezza.