Come previsto, nella notte i temporali hanno colpito con particolare violenza la Puglia, con il transito di un nucleo d’intenso maltempo sul canale d’Otranto. Segnalati ingenti allagamenti su varie zone, in particolare sul Barese.
Il maltempo ha colpito duro anche sul basso Tirreno tra Cilento e Golfo di Policastro, con ben 67 mm rilevati nel corso delle 24 ore di ieri su Capo Palinuro.
Sono solo alcuni degli episodi legati alla forte instabilità derivante da una circolazione depressionaria fino a ieri posizionata in piena azione sul Tirreno. Sempre relativamente alla giornata di ieri, numerosi temporali hanno causato particolari disagi anche in Sardegna, con danni in Trexenta ed Ogliastra, ove è tornato il timore d’alluvioni lampo nella zona di Villagrande Strisaili (NU).
Nella giornata odierna i segnali del miglioramento si evidenziano in maniera più evidente sui settori occidentali, grazie all’estensione verso il Mediterraneo occidentale di un braccio dell’Alta Pressione delle Azzorre, sempre posizionato a medie-alte latitudini, con i massimi barici appena ad ovest del Regno Unito.
La modesta espansione in area Mediterranea è associata anche ad un contestuale relativo aumento dei geopotenziali in quota, che ha apportato una certa stabilizzazione atmosferica in seno al flusso d’aria nord-occidentale, sempre molto attivo.
Quali le zone attualmente interessate dai temporali? Sul versante Adriatico, dal Ravennate in giù è un fiorire di nubi con rovesci e temporali persino su alcune zone litoranee; nelle prossime ore i fenomeni subiranno un’ulteriore intensificazione sulle aree interne montuose, grazie ai contrasti derivanti dal riscaldamento diurno.
Attività elettrica assai attiva anche sul mare si rileva inoltre sul basso Tirreno, in particolare poco a nord della Sicilia, tra il bacino di Cefalù e le isole Eolie, già fortemente colpite dal maltempo nelle ultime ore.
Cumulogenesi poco attiva anche su gran parte dell’Arco Alpino ed Appennino settentrionale, ma per le ore serali sono assai probabili fenomeni temporaleschi sparse sul Triveneto, con interessamento anche delle aree di pianura a nord del Veneto.
Le temperature si mantengono ancora leggermente sottomedia su gran parte del territorio, e non sono molte le località che riescono a spingersi oltre i 30 gradi. Per i prossimi giorni, è assolutamente confermato il maltempo per il nord Italia, che potrà insistere per gran parte del week-end.
Da segnalare la possibilità d’intensi temporali sull’alto Adriatico, mentre addirittura comparirà la neve sull’arco Alpino centro-orientale oltre i 2000-2200 metri.