La circolazione ciclonica nei bassi strati sul Mediterraneo Occidentale si è in gran parte sgonfiata ed il minimo barico attualmente coincide quasi perfettamente con il centro del vortice freddo in quota. Ciò sta a significare che la potenza perturbata dell’area ciclonica iberico-mediterranea si è in parte ridotta, dopo gli episodi di maltempo estremo, dovuti ad energiche celle temporalesche, che si sono accaniti nella giornata di ieri (martedì) soprattutto tra la regione pirenaica e la Francia Meridionale, con particolare riferimento al dipartimento sud-orientale di Var: in quest’ultima zona è successo il finimondo con una sconvolgente alluvione lampo che ha peraltro provocato (bilancio provvisorio) oltre 15 vittime.
Il ramo principale della perturbazione si è spostato verso nord, allungandosi nel contempo verso una parte degli stati orientali europei, in direzione dell’Ungheria, della Romania e della parte sud-occidentale dell’Ucraina. La striscia perturbata è tuttavia ostacolata a nord da un corridoio d’alta pressione, che impedisce per il momento qualsiasi aggancio con le figure cicloniche delle alte latitudini. Il vortice (denominato Eliane), pur attenuato, è quindi costretto a rimanere alle nostre latitudini e peraltro il centro motore si va spostando verso le Alpi Occidentali e questo comporterà ancora condizioni meteo in parte compromesse al Nord, ma la ritornante instabile potrà parzialmente coinvolgere le regioni centrali e la Sardegna, anche se non sono attesi più contributi perturbati dalle latitudini nord-africane.
La risalita del ramo della perturbazione verso nord ha portando grandi piogge sul Nord Italia, sebbene ben lontane dai picchi toccati sull’area della Francia sud-orientale. I fenomeni più significativi hanno interessato l’Ovest Piemonte e l’entroterra del Ponente Ligure, ma anche la Lombardia ha avuto la sua notevole dose di precipitazioni, risultate molto intense nella scorsa notte soprattutto sulla pianura cremonese: in città la pioggia caduta è stata pari a 143,6 mm (fonte Arpa Lombardia), mentre in vicinanza il paese di Tidolo si è fermato a 128 millimetri (fonte Centrometeolombardo). In basso vi mostriamo un reportage significativo sull’entità degli allagamenti in varie parti di Cremona, grazie alle foto inviate alla Redazione dal gentile lettore Matteo.