CICLONE IN LENTO COLMAMENTO L’ondata di maltempo, che ha interessato per più giorni il Mediterraneo Centro-Occidentale, non si può certo dire che non abbia lasciato un’impronta indelebile. Nella giornata di ieri un’autentica tempesta simil-tropicale per alcune ore ha trotterellato poco al largo delle coste nord-algerine, stimolando così la recrudescenza del maltempo temporalesco sulle estreme regioni meridionali e sulla Sicilia.
Tale vortice si è ora parzialmente colmato ed il perno della depressione si è spostato proprio sul Sud Italia: un’ottima notizia, visto che in tal modo la fascia orientale della circolazione ciclonica, quella entro cui si verificano le situazioni instabili temporalesche più acute, si è così trasferita sull’Egeo e su parte dei Balcani. Di certo, tutto il Centro-Sud dell’Italia appare ancora popolato da nubi più o meno significativi con rovesci maggiormente sporadici, mentre sul Nord è tornato il gran sereno.
La causa di una tale prolungata insistenza del maltempo deriva dal blocco che la depressione si è trovata a fronteggiare: solo quest’oggi finalmente il cuore del vortice ha trovato modo di estendersi con decisione verso levante, liberando così le regioni meridionali italiane e le due Isole Maggiori dalla fenomenologia più cattiva, ma non certo dagli strascichi instabili che peraltro perdureranno in parte ancora nei prossimi giorni.
I PRODROMI DI UN GRANDE CAMBIAMENTO L’inverno non sembra farsi pregare e vuole spingere forte sull’acceleratore: ormai da qualche giorno l’area baltica è stata presa di mira da una serie d’impulsi freddi di natura artica. E’ nata una vasta depressione a carattere freddo, che sta prendendo sempre più importanza: l’azione combinata dell’anticiclone euro-atlantico, in rimonta verso nord, sta contribuendo ad attivare un’energica risposta artica sempre più fredda in direzione della Scandinavia, tanto da impedire alle temperature di portarsi su valori oltre gli zero gradi anche in pieno giorno sulla Lapponia, con prime nevicate a quote localmente pianeggianti persino sulle zone centrali scandinave.