PERTURBAZIONE VS ANTICICLONE – Un vasto sistema nuvoloso atlantico, collegato ad una profonda area ciclonica con perno in vicinanza delle Isole Britanniche, ha coinvolto gran parte dell’Europa Occidentale: il ramo perturbato è risultato più attivo in Gran Bretagna dove si sono avuti episodi di forte maltempo, soprattutto in Inghilterra. L’avanzata verso est della perturbazione è costretta a fare i conti con un solido anticiclone di blocco ben strutturato sull’Europa Centro-Orientale, con massimi barici situati fra la Russia, la Bielorussia e l’Ucraina. Il fronte si trova quindi costretto a rallentare il suo moto e piegare verso nord, in direzione della Scandinavia, a causa dell’impossibilità di scardinare il fortino anticiclonico: la parte più avanzata ed innocua della perturbazione ha raggiunto anche le regioni d’Italia del Nord-Ovest, apportando velature e stratificazioni senza nessun fenomeno.
SUD ITALIA IN BALIA DELL’INSTABILITA’ – Lo stesso anticiclone di blocco sull’Est Europa, poc’anzi citato, è la causa della persistenza di un mulinello di bassa pressione sul Mediterraneo, in corrispondenza dei mari meridionali italiani: tale vortice non ha avuto modo di trovare sbocco verso levante. Quel che resta della depressione, in lento colmamento, ha quindi originato ancora condizioni di [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/25375-1-maltempo-sud-italia-piogge-forti-in-calabria-e-puglia]diffusa instabilità sulle regioni meridionali:[/url] forti rovesci hanno colpito la Puglia Settentrionale e la Calabria tirrenica, causando locali allagamenti. La copertura nuvolosa ha interessato anche le Adriatiche, per via di correnti nord-orientali, ma senza fenomeni di particolare rilievo. Le maggiori piogge finalmente stanno per concedere una tregua, anche se un po’ d’instabilità tenderà ancora ad attardarsi per le prossime 24-48 ore, per poi allentare definitivamente la morsa.