L’insediamento dell’Anticiclone sub-tropicale si è ben radicato sull’intero territorio, specie al centro-sud della Penisola, ove fino a ieri insisteva la debole influenza di una goccia fredda, ormai allontanatasi verso la Libia.
Le cause dell’onda stabilizzante dell’Alta Pressione nord-africana sono da ricercarsi nella presenza di un vortice depressionario (ormai evoluto a cut-off) al largo delle coste Portoghesi e Marocchine, che incentiva la risalita del cuneo anticiclonico.
Tale falla ciclonica è stata ricorrente in molte fasi dell’autunno, determinando vari slanci a più riprese dell’Anticiclone caldo, che ora ritroviamo di nuovo protagonista nel corso di un inverno mai realmente partito.
Non solo l’Italia risente di forti anomalie termiche positive, ma anche gran parte dell’Europa. Infatti la forza del vortice polare alle alte latitudini determina il trasporto di correnti assai miti e umide oceaniche su gran parte del Continente, e l’affondo depressionario che si è realizzato sull’Atlantico portoghese ha favorito la risalita del flusso d’aria marcatamente caldo fin verso il cuore dell’Europa.
Non vi è inoltre traccia d’irruzioni d’aria fredda, se non su parte della Penisola Scandinava, e in questo modo le temperature rilevate la scorsa notte sono risultate eccezionalmente alte, ed in qualche caso sono stabiliti alcuni record anche in grandi città, fra le quali Bruxelles e Vienna, che hanno stabilito le temperature minime più alte mai rilevate nel mese di Gennaio.
Tornando all’Italia, se sul sud si è concretizzato il miglioramento grazie all’insediamento altopressorio, le condizioni restano invece piuttosto uggiose sul Nord, ove la forza della cupola Anticiclonica è minore, ed inoltre la presenza di un debole flusso sud-occidentale umido accentua l’inversione termica sulle pianure, e le nubi marittime in Liguria.
Le immagini Meteosat evidenziano scarsamente la presenza di queste nubi pur compatte, a conferma del fatto che son presenti solo a quote medio-basse, e dunque il sole riesce invece a prevalere sui settori Alpini, specie in quota e non nelle vallate. Tra Liguria ed est Piemonte avremo ancora, nelle prossime ore, delle precipitazioni a carattere debole.
A dar manforte al cuneo Anticiclonico sub-tropicale, ora giungerà anche l’Alta Pressione di matrice azzorriana, che favorirà già da domani un orientamento delle correnti in quota nord-occidentali su tutto il territorio, permettendo un miglioramento anche sul settentrione.
A seguire, già fra la fine della giornata di giovedì e venerdì, un leggero cedimento barico anche nei bassi livelli dell’atmosfera, causato dal passaggio di una modesta onda ciclonica oltralpe, permetterà l’intrusione di correnti nord-occidentali piuttosto miti.
L’aspetto più peculiare di questa situazione è il probabile innesco di correnti favoniche anche su parte della Pianura Padana, con valori termici che sul Piemonte e la Lombardia potrebbero salire fino a livelli prossimi ai record assoluti del mese, determinando peraltro l’attenuazione almeno temporanea delle foschie e delle nebbie.
Nel week-end l’unica novità sarà la risalita di un nuovo promontorio anticiclonico sub-tropicale, sia pure già domenica assisteremo a una graduale perdita di geopotenziali, che quanto meno permetterà un progressivo ridimensionamento termico, anche se una radicale svolta verso configurazioni tipicamente invernali non è ancora ben individuabile.