Fortunatamente le ultime 48 ore hanno concesso, chiamiamola così, una sorta di tregua. Ovviamente il riferimento è alle regioni Settentrionali e alla crisi temporalesca apertasi mercoledì. Rammenterete che il giro di boa settimanale fu contraddistinto da un autentico disastro in Lombardia, Trentino Alto Adige ed alcune aree del Piemonte.
Tra ieri e giovedì si sono formati altri focolai ed il coinvolgimento s’è rivelato maggiore nelle regioni di Nordest. Nel pomeriggio di ieri si è verificata qualche lieve grandinata, ma l’entità e la durata non erano certo paragonabili ad eventi precedenti. Temporali ben più cattivi si sono scatenati oltralpe ed in particolare tra Austria, Repubblica Ceca, Polonia e Slovenia, a riprova che la circolazione Atlantica non riesce a sfondare pienamente nel Mediterraneo.
Ma l’azione erosiva prosegue e ci basta dare uno sguardo all’immagine satellitare per comprendere che sull’Europa occidentale l’Estate è già in crisi. Una crisi destinata ad aggravarsi e ad estendersi. Tra domenica e lunedì la massa perturbata avrà modo di penetrare maggiormente nelle nostre regioni, sino ad isolare probabilmente una struttura di Bassa Pressione al Nord Italia. La giornata dovrebbe essere quella del martedì, quando peraltro inizierà a fluire aria davvero fresca e le temperature potrebbero addirittura scendere su valori al di sotto della norma.
Ma da cos’è che possiamo capire che la circolazione sta mutando? Senz’altro dal vento. Anche ieri la Sardegna è stata spazzata da un vento di Maestrale piuttosto ficcante, soprattutto nella parte settentrionale insulare e nelle Bocche di Bonifacio. Maestrale che sul Tirreno diveniva ponente o Libeccio, propagandosi alle altre regioni del versante tirrenico. E’ la ragione che ha spinto la colonnina di mercurio verso il basso, limando gradi su gradi e rendendo il caldo assolutamente sopportabile.
E’ sui versanti ionici e adriatici che l’azione dei venti occidentali diviene favonica. Ecco perché su Puglia, Basilicata e Sicilia la diminuzione delle temperature è davvero lenta ed anche ieri sono stati registrati valori localmente superiori ai 35°C. La buona notizia è che oggi caleranno ancora e solamente nel Catanese potrebbero aversi valori massimi maggiori dei 35°C. Nel resto d’Italia, lo diciamo subito, si faticherà ad andare oltre i 30 e le punte maggiori dovrebbero attestarsi sui 32°C.
Detto che al Centro Sud e Isole splenderà il sole, le regioni Settentrionali dovranno fronteggiare un incremento delle nubi e su alcune zone si formeranno i temporali. L’avvicinamento di un fronte perturbato sta inducendo una rotazione dei venti dai quadranti meridionali. Aria umida, quindi, uno degli ingredienti fondamentali per la formazione dei focolai. Focolai che senz’altro si manifesteranno sulle Alpi, sia ad ovest che ad est, ma alcuni sembrano in grado di poter sfociare in pianura.
Il Piemonte in particolare potrebbe avere qualche manifestazione temporalesca un po’ più vivace, ma nulla a che vedere con quanto accaduto nelle giornate precedenti.