PRIME MANOVRE ARTICHE L’alta pressione non è più padrona incontrastata sullo scacchiere europeo: le masse d’aria dalle alte latitudini, che in precedenza si limitavano a lambire l’Europa Orientale, hanno eroso il dominio anticiclonico giungendo ad inglobare anche parte del Centro Europa. Le nazioni baltiche e quelle danubiane sono così finite sotto le spire della saccatura scandinava, la cui aria fredda in quota (termiche di -30°C a circa 5300 metri d’altezza) si individua facilmente all’interno del treno di nubi variegate (in discesa dalla Scandinavia verso le nazioni baltiche) dalla forma vagamente tondeggiante ed irregolare. La coda del sistema frontale sta lambendo i settori alpini orientali senza conseguenze, con solo limitate velature. Un altro ammasso nuvoloso resta confinato al Nord Africa, a parte qualche sconfinamento innocuo a ridosso del sud della Sardegna.
L’ANTICICLONE TIENE DURO AD OVEST Persistono condizioni meteo sempre stabili sui paesi dell’Europa Occidentale, che risentono appieno del vasto campo anticiclonico, i cui massimi barici restano situati in prossimità delle Isole Britanniche. Resiste un clima quasi estivo tra la Francia ed alcune località iberiche, con picchi termici di 26-27 gradi. Molto caldo per il periodo anche nel Regno Unito, con punte di 20-22 gradi. Non c’è minima traccia delle perturbazioni atlantiche, se si considera che il perimetro settentrionale dell’alta pressione arriva ad inglobare l’Islanda e a lambire il sud della Groenlandia. I sistemi frontali sono così costretti ad aggirare l’ostacolo, giungendo sospinte da aria fredda verso la Scandinavia. Le nubi che lambiscono Scozia ed Irlanda sono solo prodotte da modeste infiltrazioni d’aria umida.
NORD ITALIA, CLIMA DA MAGGIO INOLTRATO Tempesta di sole un po’ su tutta l’Italia, per effetto di un predominio anticiclonico davvero schiacciante. Solo sull’estremo Nord-Est si sono affacciate locali velature legate al sistema frontale in transito sul Centro Europa. I valori termici stanno facendo registrare punte di 6-8 gradi al di sopra delle medie climatologiche di questo periodo e solo al Sud il clima si mantiene maggiormente gradevole: in sostanza si osserva un’Italia capovolta, con le temperature più alte sul Settentrione. Complici locali effetti favonici, le temperature hanno subito un’impennata su buona parte di Val Padana, con punte massime di 27-28 gradi in Emilia Romagna, dove si sono stabiliti vari record mensili ad iniziare da Bologna Borgo Panigale dove i 27° di massima hanno battuto il precedente primato di +26.1°C risalente al 1997. Notevoli anche i 27° di Milano Linate, che non è nuovo record solo perché marzo non è nuovo a mostrare queste precoci ondate di calore.