I primi cenni di cambiamento si sono avuti ieri. La debolezza anticiclonica, o presunta tale, è stata enfatizzata da spifferi d’aria fresca legati a doppio filo ad un’area di Bassa Pressione gravitante sull’Europa orientale. L’insinuarsi di queste correnti ha generato possenti contrasti termici, perché non dimentichiamoci che veniamo da giorni e giorni di temperature e umidità elevatissime. I temporali che ne sono nati hanno causato autentici nubifragi, a tratti sin dal mattino.
L’ondata di caldo, per ora senz’altro la più intensa di questo scorcio d’Estate, ha assunto col tempo i connotati di persistenza. Un dominio anticiclonico assoluto, che grazie ai suoi massimi disposti a nord dell’Italia ha causato autentiche sofferenze alle regioni Centro Settentrionali.
Ieri, nonostante su alcune regioni sia stato registrato qualche grado in meno, ha fatto comunque caldo. La regione sugli scudi è stata la Puglia e nello specifico l’area del Foggiano, ove il termometro aveva quasi raggiunto i 37 gradi. Tra le Centrali tirreniche e la Val Padana difficilmente si è varcata la soglia dei 34 gradi, eppure su qualche città il caldo è rimasto davvero forte. Su Bolzano per esempio, con più di 35 di massima. Certo, nulla a che vedere coi valori estremi che si stanno raggiungendo in diverse città della Spagna meridionale. Anche ieri sono stati superati i 41 gradi, a testimonianza che l’Anticiclone Africano ha deciso di concedersi una piccola pausa esclusivamente sulla nostra Penisola.
Dirvi che la tregua avrà breve durata non è forse confortante, ma il nostro compito è quello di darvi il maggior numero di informazioni meteorologiche e in tanti si staranno già chiedendo che tempo farà nel fine settimana. Beh, le notizie, lo ripetiamo, non sono le migliori. Tornerà l’Anticiclone, e stavolta sarà l’Africano in persona. Una struttura impregnata d’aria rovente d’origine Sahariana, che sosterà per diversi giorni ubicando i suoi massimi a nord delle Alpi. Le zone che più soffriranno questa configurazione saranno nuovamente le Settentrionali e le tirreniche. Stavolta non è escluso che le massime possano raggiungere picchi di 37, anche 38 gradi. Fosse stato un caldo secco, lo avremmo anche sopportato. Ma probabilmente sarà condito da un’elevata umidità, che lo renderà afoso.
Ora però torniamo ad oggi, perché dobbiamo darvi cenno del calo termico. Come detto fluiranno correnti orientali al Nord, Settentrionali sul resto d’Italia. Le temperature, inevitabilmente, risulteranno meno alte tanto che in Val Padana, e diciamo finalmente, difficilmente si varcheranno i 30 gradi. Meno caldo anche su Centrali tirreniche, con punte massime di 31/32 gradi. Un po’ di più al Sud e su Isole, ma anche in questo caso meno degli altri giorni.
Tra l’altro l’Italia Centro Meridionale sarà quella che maggiormente soffrirà l’instabilità diurna. Vi sarà un’intensa cumulogenesi lungo la dorsale appenninica e si assocerà a numerosi temporali. Precipitazioni di una certa vivacità interesseranno Lazio, Campania e Basilicata, regioni ove peraltro non si escludono locali e temporanei sconfinamenti anche al di là dell’entroterra. Tanto che qualche scroscio di pioggia potrebbe giungere sin su Roma e Napoli, e localmente verso i litorali del Golfo di Gaeta, di Policastro e sulle coste del Cilento. Altri fenomeni sono previsti su Abruzzo, Molise, Puglia e Calabria. Ma anche, seppur con intensità e diffusione decisamente minori, sulla Sicilia orientale.
Precipitazioni destinate comunque ad assorbirsi rapidamente nel corso della sera, quando i cieli torneranno sereni un po’ dappertutto.