Come un paziente malato, l’Italia è alle prese con i postumi di una influenza dura a guarire. La cura evidenzia i suoi effetti al nord e lungo il versante tirrenico, ove l’antibiotico anticiclonico è in dosi maggiori. Sintomi influenzali che invece avvolgono lato Adriatico, sud e parte delle isole. Manifestazioni che si osservano dall’inizio settimana, quando l’aria fredda e le nubi si sono stagliate sui nostri cieli. La guarigione sarà lenta, più del previsto, oggi e domani vi saranno zone ove rovesci e temporali saranno protagonisti.
La configurazione non è mutata, sussiste una vasta circolazione ciclonica posizionata sui vicini Balcani ed alimentata da aria fredda proveniente direttamente dalla Russia. Vento di Bora o Grecale, non certo usuali per il mese di settembre, quasi a voler dipingere una tela invernale futura. Ma non ci si illuda di poter trarre conclusioni affrettate, poter capire quale potrebbe essere l’inverno alle porte non è impresa facile.
Per aree continentali ove il freddo è protagonista, ve ne sono altre, a controbilanciare tal deficit termico, segnate da temperature abbondantemente al di sopra delle medie. Ci si potrebbe stupire se si limitasse a leggere le elevate temperature di Svezia e Danimarca e non si conoscesse la disposizione degli attori barici sul copione europeo. Le correnti della Steppa non sono giunte pilotate da area ciclonica, bensì da un possente anticiclone arroccato sull’Europa del nord.
Giusto per darvi un’idea del caldo in oggetto, si pensi che la Svezia meridionale, nel corso delle ultime 72 ore, ha avuto valori prossimi ai 20 gradi. E’ accaduto a Goteborg – giovedì una massima di 19,3 – e a Karlstad – massima di 17.8 -. In Danimarca, la città di Aalborg ha fatto segnare ben 20.1 di massima. Insomma, scenari tardo primaverili più che autunnali.
Forse vi starete chiedendo quanto ancora dovremo patire questo freddo, la risposta è “ancora per poco”. Confermiamo infatti il graduale miglioramento, peraltro già in atto in vaste aree peninsulari, in particolare tra domani e l’avvio settimanale. Il ridimensionamento peggiorativo accennato ieri si conferma anche stamane, le piogge, sparse, colpiranno essenzialmente il sud e le isole maggiori.
Ma prima che si possa assistere al cambio circolatorio, oggi e domani non mancheranno occasioni per rovesci e temporali, sempre al sud e localmente le isole, le temperature si manterranno al di sotto della norma. Le mappe relative alle precipitazioni indicano la presenza di fenomeni sulle regioni meridionali, in particolare sulla Puglia, la Calabria e la Basilicata. Qualche rovescio anche nelle aree interne appenniniche dell’Adriatico, non è escluso che si possano osservare sulla Sardegna orientale e localmente nelle aree montane sicule.
Una fase stagionale che volge al termine, una nuova appare all’orizzonte. Consona al periodo, con affermazione delle aree cicloniche sull’Europa settentrionale, pronte a sfruttare le occasioni propizie per portarci nuovi peggioramenti. Ma stavolta di stampo prettamente autunnale.