Una buona settimana ai lettori del MTG. Quella di stamane è un alba sostanzialmente differente rispetto a quelle vissute nella settimana appena archiviata. Il Centro Nord è coperto di nubi, al Sud risultano ancora sparse ma ben presto vi arriveranno minacciose. Piove su diverse località del Settentrione, ad esempio a Tarvisio, Trieste, Bolzano e Dobbiaco, così come in varie località del versante tirrenico. È il caso di Napoli, Frosinone o Latina. La neve, attualmente, cade oltre i 2000 m di quota, in particolare in Alto Adige, ma stasera è atteso un drastico quanto repentino calo della quota.
Si tratta del nucleo avanzato della perturbazione attesa nelle prossime ore, sospinta da moderati venti Sud occidentali. Al tardo pomeriggio aria fredda Artico-Marittima fluirà dalla Valle del Rodano, gettandosi sul Tirreno ed andando a rafforzare ulteriormente il minimo barico in formazione sul Mar Ligure. A seguire il transito di un esteso fronte freddo, dalla Sardegna verso medio e basso Tirreno, porterà il fatidico peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Il vento ruoterà principalmente dai quadranti Nord occidentali, accrescendo l’intensità, mentre le precipitazioni diverranno moderate, persino temporalesche in nottata su Sardegna e versante alto tirrenico. La neve cadrà sui rilievi alpini, progressivamente anche attorno ai 700-800 m, mentre sull’Appennino Centro Settentrionale si attesterà tra i 1000 ed i 1300 m.
Molto interessante l’osservazione dell’immagine satellitare del primo mattino. È possibile difatti notare un ampio sistema nuvoloso tra la Francia e l’Europa Centro orientale, figlio di veri fronti annessi al minimo di pressione in formazione proprio sul Mar Ligure. Copertura che porta delle nevicate anche a quote basse oltre i nostri confini, come ad esempio in Baviera, in Austria ed in Svizzera.
Volgendo lo sguardo verso Ovest, in direzione delle Isole Britanniche e della Francia orientale, si notano chiaramente delle nubi dal classico aspetto ciottoloso, più chiare come colorazione. Bene, è il frutto dell’irruzione di aria fredda dall’Artico verso il Mediterraneo, i cui frutti hanno maturato il ritorno nel pieno inverno nelle Isole Britanniche.
Rammentiamo comunque che in taluni casi l’osservazione delle temperature osservabili al suolo può non aiutare. Non si tratta di aria gelida a tutte le quote, bensì soltanto ad un certo piano atmosferico. Il trasferimento della stessa avviene poi verso la superficie in concomitanza dei fenomeni manifesti. Riversamento che diviene tanto più intenso quanto maggiori e perduranti sono appunti le precipitazioni.
Segnaliamo infine i bassissimi valori di geopotenziale previsti nelle prossime 48 ore, in posizionamento proprio tra Tirreno Centro Settentrionale ed alto Adriatico. Ciò, associato alle gelide temperature in quota, potrà portare nevicate anche inaspettate, con valori termici talvolta superiori allo zero. Situazione pertanto da monitorare con particolare attenzione nell’arco delle 48 ore, durante le quale si avranno occasioni per bianche comparse anche a quote basso collinari.