La circoclazione depressionaria nel sud Italia si sta lentamente esaurendo dando luogo agli ultimi rovesci e temporali sulle estreme regioni meridionali, nel contempo sul nord e centro Italia la parziale protezione offerta dall’anticiclone delle Azzore ad ovest, assicura ancora una giornata di tempo buono anche se, sul nord ovest e l’alto Tirreno dalla sera i venti tendereanno già ad orientarsi dai quadranti occidentali facendo aumentare in parte la nuvolosità.
Addensamenti nuvolosi ancora localmente intensi interessano alcune zone dell’arco alpino, mentre nelle aree appenniniche e sulle zone costiere e di pianura prevalgono i cieli sereni con delle modeste velature portate dal vento da nord ovest in quota.
La presenza di aria ancora piuttosto secca sulle nostre regioni associata ad un evidente allungamento delle nottate favorirà ancora una discreta dispersione di calore nelle valli interne e zone di pianura più riparate.
La notte scorsa in alcune località della Liguria la temperatura è scesa notevolmente; a Busalla a pochi Km nell’entroterra della città di Genova la temperatura complice l’inversione termica è scesa sino a 4 gradi, mentre a Genova città il termometro ha fermato la sua corsa tra i 13 e i 16 gradi a seconda delle zone.
Ma le temperature sono calate discretamente anche sul resto d’Italia soprattutto nelle aree di pianura del nord. Per esempio lunedì mattina si sono misurati solo 4 gradi all’aereoporto di Milano Malpensa, 8 gradi a Torino e Venezia, e valori attorno allo zero nelle vallate alpine.
Fresco anche nelle regioni centrali e sulle due isole maggiori con valori che sono andati dai 9 gradi di Alghero, ai 13 di Roma Fiumicino.
Le temperature sono calate notevolmente anche nel sud Italia a causa anche del rovesciamento di aria fredda direttamente dalle quote superiori verso il suolo provocati dai cumulonembi; la scorsa mattina sono stati misurati 14 gradi sia a Palermo che a Catania.
Se dal fronte temperature siamo abbastanza in linea con la norma, se non leggermente al di sotto, non altrettanto si può dire per le precipitazioni, anche in occasione di questa ultima pertubazione. Gli effetti a fine episodio sono stati più marcati al sud, dove alcune zone hanno raggiunto e superato i 100 mm in pochi giorni, provocando alcuni disagi.
Da osservare ancora una volta come le precipitazioni anche per questo mese di settembre siano state piuttosto scarse al settentrione ad eccetto del nord est, interessato dai continui impulsi di aria instabile soprattutto nella stagione estiva.
Per il resto molte zone sono ancora evidentemente sottomedia, mentre al contrario le precipitazioni sono risultate più abbondanti sull’Italia meridionale maggiormente favorite dalla situazione meteorologica dell’ultimo mese.
La situazione sul nord Italia è destinata a cambiare nel corso dei prossimi giorni. L’anticiclone come detto offrirà una protezione solo parziale sul nostro paese, lasciando scoperto soprattutto il nostro settentrione, per cui dalla giornata di mercoledì tenderà ad aumentare la nuvolosità al nord e sulle regioni centrali tirreniche, venendo interessate in un primo momento soprattutto le zone costiere, da nuvolosità bassa di stampo marittimo.
Dando uno sguardo sul più lungo termine sembra che ci possano essere i presupposti per la formazione di un anticiclone sulla Scandinavia, con la possibilità che alcune gocce fredde scorrano sui suoi margini generando nuovi guasti del tempo
Uno di questi guasti potrebbe interessare il Nord Italia tra sabato e domenica con effetti ancora tutti da valutare, anche se i modelli sono ancora molto discordi sull’evoluzione e sulla formazione di questa goccia fredda.
Ciò che è importante segnalare è la mancanza ancora una volta, di una pertubazione atlantica ben organizzata, in grado di portare precipitazioni egualmente distribuite su vaste zone del paese.