INVERNO SBARCA AD INIZIO MARZO – Una vera e propria stilettata fredda di matrice polare nel cuore del Mediterraneo, assai tipica per il periodo marzolino, ma che certamente stona non poco rispetto ad un inverno ormai giunto al termine e rimasto sempre perlopiù latitante. Osservando il Meteosat, si delina questa sacca d’aria fredda perturbata che va a protendersi dal Regno Unito verso il bacino centrale del Mediterraneo, dove viene alimentato un minimo di pressione attualmente incastonato sull’Alto Tirreno. In questo frangente le correnti fredde nord-atlantiche hanno come bersagliato preferito il Mediterraneo, un po’ come accadeva nella seconda parte di gennaio. L’anticiclone delle Azzorre resta invece in disparte, relegato sul Vicino Atlantico ed è proprio il suo parziale allungamento verso nord ad agevolare la discesa alle nostre latitudini delle correnti moderatamente fredde d’estrazione groenlandese.
MALTEMPO INVERNALE – L’energico vortice ciclonico, posizionatosi sull’Alto Tirreno, è causa di condizioni meteo diffusamente instabili, se non perturbate, per l’avvitarsi di corpi nuvolosi consistenti in rotazione antioraria attorno al minimo di pressione. L’arrivo del nucleo d’aria fredda in quota ha esaltato il maltempo, innescando frequenti temporali soprattutto lungo i versanti tirrenici, dove si sono avuti forti rovesci. Maltempo marcato anche al Nord per la risalita del ramo occluso della perturbazione, con fenomenologia persino sotto forma di temporale sulle coste venete e sull’entroterra dell’Emilia. Protagonista del contesto perturbato è soprattutto la neve, caduta a quote molto basse sul Nord-Ovest, oltre i 600-900 metri sul resto delle Alpi e parte dell’Appennino (vedi qui). Il grosso del maltempo tende ora a trasferirsi verso il Meridione, con particolare riferimento al Basso Tirreno, mentre al Centro-Nord subentrerà una maggiore variabilità.
NESSUN MIGLIORAMENTO A BREVE – La depressione che tiene sotto scacco l’Italia è destinata a durare a lungo, in quanto si trova incastrata fra due anticicloni ai lati e sarà alimentata in avvio di settimana entrante da nuovi impulsi freddi ed instabili.