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Scenario temporalesco duro a morire, anche oggi frequente instabilità

di Ivan Gaddari
24 Giu 2009 - 09:18
in Senza categoria
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scenario temporalesco duro a morire anche oggi frequente instabilita 15432 1 1 - Scenario temporalesco duro a morire, anche oggi frequente instabilità
Paradossalmente capita che in Estate ferite cicloniche di tale portata abbiano una guarigione molto lenta rispetto ai peggioramenti che giungono in Inverno, o magari nelle stagioni di transizione. Il perché? La lunghezza delle giornate e il fatto che si venga da fasi anticicloniche magari durature e intense forniscono un carburante aggiuntivo che va a sommarsi all’azione delle Basse Pressioni che di per sé rappresentano un viatico temporalesco non indifferente. Se poi consideriamo che l’attuale evoluzione è dettata da un’area depressionaria alimentata da aria particolarmente fredda di origine Polare, il gioco è fatto.

I prossimi giorni vedranno infatti una persistenza temporalesca a ridosso dei rilievi, inoltre giungeranno apporti umidi e temperati di matrice oceanica che acuiranno l’instabilità sulle regioni Settentrionali. Si concretizzerà quel passaggio instabile dal Centro Sud al Nord, senza che tuttavia laddove ora agiscono i maggiori fenomeni vi sia un miglioramento deciso e duraturo. Per poter assistere ad una nuova affermazione anticiclonica, osservando le proiezioni odierne, si dovrà attendere probabilmente la nuova settimana, quando appare assai probabile una nuova affermazione anticiclonica di matrice subtropicale.

Quel che è importante sottolineare è la persistenza di un trend votato agli scambi meridiani di calore, condizione che nel corso degli ultimi anni si va ripentendo con una certa frequenza. Ecco spiegato il motivo per cui rovesci e temporali, coadiuvati dallo scontro tra masse d’aria di così differente estrazione, assumono intensità imbarazzante, persino dannosa. I danni derivanti dall’instabilità attuale sono stati evidenti, purtroppo, nel corso del week end, si sono avute persino delle vittime. E’ qui che la previsione dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale, ma non sempre si dà importanza alla lettura dei bollettini e quindi ecco che la disinformazione crea non pochi problemi.

Dopo questa premessa, veniamo al tempo di oggi. Come detto in apertura, i temporali stanno agendo su talune aree del Triveneto e rappresentano il residuo della notte. Vengono segnalati fenomeni sul Veneto e nel Friuli, essenzialmente nelle zone pianeggianti e costiere. Le prossime ore proporranno tuttavia un miglioramento, anche se il tempo si manterrà variabile su buona parte del Nord e proporrà un’accentuazione dell’instabilità a ridosso dei rilievi alpini. Temporali che infatti, nel pomeriggio, investiranno anche l’alta Lombardia e le Alpi occidentali.

Attualmente è possibile osservare fenomeni temporaleschi anche sulla Puglia e la Calabria tirrenica, ove si prevede una rapida accentuazione. Precipitazioni destinate poi ad interessare anche la Basilicata e la Campania, soprattutto le zone interne, ma stante le proiezioni modellistiche non sono da escludersi degli sconfinamenti verso le coste.

Altra regione investita da temporali di una certa intensità e durata sarà la Sicilia, specie nell’area settentrionale e parte di quella orientali. Le celle temporalesche avranno vita facile anche sul medio Adriatico, ove risulta già evidente una copertura nuvolosa irregolare. Anche in questo caso i fenomeni non si limiteranno soltanto ai settori interni, raggiungeranno i litorali, per attenuarsi nel corso delle ore serali. Infine si attendono sporadici temporali anche sul Lazio e nelle zone interne tra Umbria e bassa Toscana, mentre sulla Sardegna avremo prevalenza di cielo sereno o poco nuvoloso. I venti, concludendo, si manterranno settentrionali, anche se in attenuazione, le temperature non subiranno sostanziali variazioni e quindi il clima si manterrà fresco. Specie di sera, di notte e al primo mattino.

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