Resta stazionaria, ormai da qualche giorno, la saccatura sull’Europa Occidentale con perno sul Golfo di Guascogna, collegata al vortice baltico che si è andato accentuando nelle ultime ore con un generale peggioramento sulle nazioni scandinave. Il muro eretto dall’anticiclone nord-africano, ben proteso dalla Libia a tutta l’Europa Orientale, è sempre piuttosto solido, anche se l’Europa Centrale risulta maggiormente inglobata dalla circolazione perturbata e modeste infiltrazioni nuvolose si sono fatte strada anche sui mari italiani.
Il caldo non concede tregua sulle aree balcaniche con frequenti punte di temperatura in queste ore attorno ai 34-35 gradi. Netta la differenza rispetto alle nazioni occidentali e settentrionali europee, ove questa ultima settimana di Giugno è trascorsa all’insegna di condizioni meteo non certo degne di poter essere definitive estive, in particolar modo sulla Spagna che ad inizio mese era stata invece interessata da una forte ondata di caldo con tempo anticiclonico.
In Italia le novità odierne sono state rappresentate dalle crescenti infiltrazioni d’aria umida da sud/ovest, le quali hanno generato i presupposti per un po’ d’instabilità: i rovesci più significativi hanno interessato i settori dell’Alto Piemonte ed attualmente diversi focolai temporaleschi si sono già generati su diverse aree della cerchia alpina centro-occidentale, in attesa di sconfinare fino in pianura. Una modesta zona d’instabilità in mattinata è giunta sul Tirreno Centrale, per poi sconfinare sulla terraferma ove ha favorito la genesi di qualche breve e temporaneo focolaio temporalesco sulle aree centrali appenniniche. Nonostante questi parziali annuvolamenti presenti al Centro-Sud, a dominare su queste zone è comunque il caldo nord-africano, con le temperature più alte che, in linea con le aspettative, si sono avute in Puglia (38 gradi sul foggiano).