AFFONDO PERTURBATO – L’alta pressione, protagonista da svariati giorni sulla scena euro-mediterranea, sta ormai lasciando il via libera al ritorno delle perturbazioni atlantiche verso il Mediterraneo. Il fulcro dell’alta pressione si è spostato infatti ancora più a nord, con massimi sull’area baltica: il raggio d’azione dell’anticiclone si fa però ancora sentire su buona parte dell’Europa Centro-Orientale, laddove individuiamo una vasta area sgombra da nubi o la presenza di un tappeto di nuvolaglia bassa tra il Baltico e le nazioni più ad est del Continente. L’assalto dei fronti atlantici si inizia così a far più serio, venendo a mancare la resistenza dell’anticiclone: primi impulsi nuvolosi hanno già raggiunto anche l’Italia, ma servono solo a far da apripista ad un fronte ben più organizzato che vediamo avanzare rapidamente dalla Francia.
MOLTE NUBI SULL’ITALIA – La nostra Penisola è stata raggiunta dalle prime interferenze instabili, connesse all’indebolirsi del campo barico e all’afflusso d’aria umida richiamata dall’avvicinamento del fronte atlantico più intenso verso le Alpi Occidentali. Grigiore prevalente ha così predominato sulle pianure del Nord e a ridosso dei rilievi, con nubi in prevalenza di tipo basso e dense foschie. Gli addensamenti nuvolosi si sono rivelati più compatti su parte del Levante Ligure, ove si sono avute precipitazioni di tipo orografico localmente importanti, con accumuli anche superiori ai 40-50 mm. Nubi sfilacciate hanno raggiunto anche le regioni centrali, rendendo chiusi i cieli soprattutto per quel che concerne i versanti tirrenici. Un altro ammasso nuvoloso si è portato tra la Sardegna e la Sicilia, con qualche sporadico piovasco.
WEEK-END CON L’OMBRELLO – L’ingresso della perturbazione sarà causa di un progressivo peggioramento, che andrà a crescere durante il fine settimana con la genesi e l’approfondimento di una depressione appena ad ovest dell’Italia.