Premessa
Stiamo trascorrendo i giorni più miti di questa primavera. Come sovente avviene, in assenza di ondate di caldo nord africane, è il Nord Italia a subire in una prima fase il maggior riscaldamento, in particolare le zone interne, dove le temperature massime di ieri, sarebbero in media con quelle di luglio e agosto (esempio a Milano e Bolzano) che non per fine maggio.
Il Centro Sud e le Isole, sembrano sfuggire alla vera calura, le temperature, nelle località di pianura delle zone interne, quelle più soggette ad escursione termica, difficilmente raggiungono quota +25°C.
Finalmente siamo in una primavera tranquilla, senza eccessi assurdi di calura, in quanto anche il caldo in corso sul Nord Italia, è inferiore a eventi che si sono verificati in altri periodi analoghi degli anni passati.
Analisi del tempo che fa ed evoluzione per oggi
La pressione atmosferica è in diminuzione su tutta Italia a tutte le quote, gli indici d’instabilità farebbero ritenere probabili temporali pomeridiani a carattere sparso, in varie località alpine e prealpine, in particolare su Piemonte e Lombardia.
C’è debole rischio di temporali pomeridiani anche nell’Appennino abruzzese e molisano.
Il resto d’Italia godrà una stupenda giornata di sole, con temperature miti, generalmente in un range di valori che sono tipici del periodo.
La ventilazione sarà debole di direzione variabile, con rinforzi dai quadranti orientali.
Fattori di normalità e anomalia
Il periodo in corso è perfettamente allineato alla norma, se considerata in un contesto di flessibilità. E’ in atto il primo vero periodo di stabilità atmosferica della stagione.
L’evoluzione
Per il fine settimana è confermato un modesto peggioramento del tempo che sarà caratterizzato da addensamenti nuvolosi irregolari e temporali sparsi.
Rispetto alle proiezioni di ieri mattina, c’è meno pessimismo e l’estate potrebbe davvero essere ormai sempre più vicina.
Una riflessione
Ogni fine primavera sulla base del tempo che fa, si esprimono opinioni su come sarà l’estate: i Centri di Calcolo espongono gli esiti delle loro ricerche, come anche il più modesto dei commentatori del tempo che fa e che farà (ovvero il sottoscritto) si sbilancia su quello che potrebbe essere la prossima stagione.
Ebbene, con estrema modestia, ho il sospetto che una parte dell’estate sarà influenzata da periodi di instabilità, che le temperature saranno prossime alla media su Centro e Sud, Isole comprese, mentre il Nord Italia patirà valori sopra la media.
Le piogge saranno superiori alla norma su Centro e Sud, Isole comprese, prossime alla norma sulle regioni del Nord, anzi, forse anche inferiori sulle zone alpine, dato che manca il protagonista di sempre: la umida e piovosa Corrente Atlantica, che sarebbe assurdo che inizi a presentarsi tra giugno a settembre (periodo in cui presenta la minore intensità media), dopo un’assenza reale di qualche anno.