Il caos previsionale relativo al cut-off vagante sul basso Mediterraneo occidentale non si è fermato a quanto già descritto ieri, ma anche quest’oggi vi sono stati ulteriori modifiche previsionali, specie in merito alla collocazione delle precipitazioni.
In genere, l’intensità del vortice giunto lentamente sulla Sardegna è stata inferiore alle attese, e questo poiché ha dovuto fare i conti con un campo di pressioni medio-alte a tutte le quote, presente sui nostri mari.
Già ieri, avevamo posto l’accento sul fatto che il maggior sprofondamento verso sud avesse portato ad un anticipo dell’evoluzione a minimo chiuso (cut-off), e di conseguenza il vortice ha perso molte potenzialità, rallentando ulteriormente l’evoluzione verso levante.
Basti pensare che solo in queste ore il perno depressionario è giunto indebolito a sud della Sardegna, quando sarebbe dovuto transitare già nel corso della scorsa notte.
Stamane il vortice stava sfilando ancora a sud-ovest della Sardegna, e in tal modo le precipitazioni, oltre che più deboli, sono giunte con ulteriore ritardo su alcune zone del centro-sud, decisamente a macchia di leopardo.
Qualche pioggia sparsa di debole entità si è avuta sul versante tirrenico fin su Roma, ma anche sulla Sardegna e sulla Liguria (per la parte settentrionale del sistema perturbato slittata poi verso l’Europa centrale), mentre appare decisamente ridimensionato il maltempo delle prossime ore sulle zone ioniche di Calabria e Sicilia, proprio per il rallentamento della traiettoria del minimo barico peraltro in colmamento.
Sul versante Adriatico invece non è giunta nessuna precipitazione di rilievo, ma quest’oggi sono almeno leggermente calate temperature, ieri schizzate particolarmente in alto per via del flusso sostenuto dai quadranti meridionali, che ha dato luogo a qualche episodio favonico per correnti in discesa dall’Appennino.
In particolare, hanno sorpreso non poco i +21,9°C raggiunti all’aeroporto di Ancona Falconara, mentre è da record il valore raggiunto a Lecce Galatina con +21,2°C, area interna del Salento ove il record di caldo del mese di Dicembre era pari a +20,4°C.
Il contesto resta complessivamente mite anche quest’oggi su tutta Italia, infatti l’aria debolmente fresca oceanica che accompagna il vortice in quota si è tuffata verso le coste Algerine lambendo appena la Sardegna. Inoltre, ormai si fa sentire la fase avanzata del nuovo flusso sud-occidentale che va a precedere l’avanzata del maestoso fronte Atlantico, visibile sull’Europa occidentale e in procinto di raggiungerci.
Grazie all’indebolimento della pressione sul Mediterraneo operata dal vortice, la nuova perturbazione atlantica non avrà difficoltà a raggiungere in maniera franca la nostra Penisola. Dunque, il merito del vortice così affaticato e dalla traiettoria così instabile, è quello di far da apripista alla perturbazione che avanza a grandi falcate.
Anche oggi ribadiamo che quanto atteso dovrebbe avere un maggior grado di predicibilità, in quanto collegato ad una vasta ondulazione oceanica che riguarderà tutta l’Europa occidentale, e non dovremmo assistere a strappi che possano determinare minimi vaganti in quota sopra il Mediterraneo.
Quest’ondulazione oceanica, collegata direttamente al vasto vortice tra Islanda e Norvegia, avrà dapprima difficoltà ad evolvere in maniera decisa verso oriente, ma poi tra domenica e lunedì sarà costretta a un rapido transito in attenuazione verso E/NE per via di una decisa rimonta Anticiclonica di matrice oceanica, che a seguire abbraccerà nuovamente il Mediterraneo centro-occidentale.
In conclusione, il peggioramento di domani sarà assai energico sulle regioni nord-occidentali (in particolare le aree prealpine esposte), l’alto Tirreno e probabilmente verso fine giornata anche la Sardegna, come evidenziato anche dalle anticipazioni in evidenzia sulle meteo notizie dei colleghi redattori, che fanno riferimento a quanto descritto dai modelli matematici ad alta risoluzione, anche in merito agli importanti accumuli nevosi da attendersi sui nostri versanti Alpini.