PRIMA ZAMPATA INVERNALE – E’ appena iniziata la terza decade di novembre, con il clima che sta prendendo una piega decisamente più fredda: nell’arco di 10-15 giorni ci troviamo di fronte ad un brusco passaggio da condizioni meteo quasi tardo-estive ad un vero e proprio assaggio di clima davvero invernale. E’ la solita storia: sempre più spesso si verificano questi sbalzi termici così repentini e, mai come quest’anno, può apparire abbastanza azzeccato il detto “non ci sono più le mezze stagioni”. Solo nell’ultimo periodo abbiamo dovuto fare i conti con la recente abbuffata perturbata, i cui risvolti meteo estremi sono purtroppo una diretta conseguenza proprio del caldo che ha caratterizzato gran parte dell’autunno. Come dimenticare d’altronde la lunga fase di caldo anomalo, che si è protratta per oltre un mese fin verso il 10 novembre, con temperature che soprattutto al Centro-Sud si mantenevano più prossime a valori quasi estivi. Ora invece è di colpo piombato l’inverno e così sarà sempre di più da qui alla prossima settimana, con la prima vera irruzione artica degna di nota.
RASOIATA FREDDA DAL RODANO – Ora il clima è radicalmente mutato e sembrano lontani i tempi nei quali ci si poteva permettere ancora un abbigliamento leggero, quasi estivo: tutto ciò accadeva fino a soli 15 giorni fa, almeno su alcune regioni d’Italia. Il maltempo continua a prendere di mira il Mediterraneo Centrale, non più protetto dalle alte pressioni, ed ora anche le masse d’aria più fredda d’estrazione artica: un nucleo gelido in quota, ora sulla Francia, tende infatti a sfondare verso le latitudini più basse, al seguito della nuova perturbazione che sta impegnando le regioni del Nord Italia, la Sardegna ed i versanti tirrenici, con forti rovesci ([url=https://www.meteogiornale.it/notizia/30142-1-temporale-con-grandine-su-roma-il-video]anche grandinigeni[/url]). La nuova fase perturbata è caratterizzata dal progressivo abbassamento della quota neve sui rilievi alpini del settore occidentale: nelle ultime ore nevica in Piemonte anche attorno ai 400 metri, con qualche fiocco sceso fin su Torino e non si escludono sconfinamenti fino in pianura. Abbiamo già [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/30136-1-liguria-ecco-la-prima-neve-su-alpi-ed-appennini]parlato della neve in Liguria[/url] ed anche sui settori appenninici tosco-emiliani la neve riesce a sconfinare a quote di alta collina per l’aria fredda in quota.