Vi starete chiedendo… ma che razza d’Estate è? Non possiamo biasimarvi, dopo tutto soltanto al Sud c’è stata una settimana quasi ininterrotta di sole e temperature estive. Sul resto d’Italia il tempo è stato mutevole e si è passati dal caldo africano ai forti temporali. Prima perché una forte perturbazione è venuta dalla Spagna, assediando inizialmente gli Stati dell’Europa occidentale. Ora è la volta dell’Artico. Sì, avete capito bene. Dell’Artico. Ora, probabilmente, la domanda è un’altra: ma che ci fa l’Artico sull’Italia? Beh, non possiamo certo azzardare teorie astruse, possiamo però rispondervi dicendo che non è la prima volta che accade. In Estate, sia bene inteso.
Un non tanto lontano Agosto dei primi anni 2000, ci fu qualcosa di simile. Anzi, all’epoca non transitò un unico nucleo freddo, bensì tanti. Il tempo divenne instabile, molto fresco. Non mancarono violenti temporali e l’Estate terminò in quel mese. Anche allora accadde che l’Alta delle Azzorre se ne stette in Atlantico, adagiata verso nord e così disposta convogliò vortici freddi sul Mediterraneo. Vennero dal Nord Atlantico, qualcuno direttamente dall’Artico. Insomma, se procedessimo a ritroso nel tempo, sfogliando gli archivi statistici meteorologici, scoveremmo certamente periodi estivi segnati indelebilmente da eventi artici significativi.
Detto ciò, quanto sta per accadere non può certo considerarsi “normale”. Siamo nel bel mezzo di Giugno, sarebbe normale se vi fosse l’Alta Pressione e il tempo fosse caldo e assolato. Invece no, l’Anticiclone oceanico non ne vuole sapere di proteggere il Mediterraneo. Sembra prediligere le Isole Britanniche e spingendosi a quelle latitudini ha innescato una discesa d’aria particolarmente fredda associata a una struttura di Bassa Pressione che punta dritta al cuore dell’Italia. Osservando l’immagine satellitare potrete notare, con estrema facilità, il fronte Artico a ridosso delle Alpi. Quella striscia nuvolosa che si dipana dalla Francia sin sulla Germania e che poi trova in parte sfogo anche sull’Europa orientale.
Parte dell’aria fredda sta già fluendo nei nostri mari, in forma di sostenute correnti occidentali. Gli spifferi freschi hanno creato qualche temporale mattutino tra il Mar Ligure e l’alto Tirreno e per via dei venti da SO si sono diretti in direzione della terra ferma. Non solo. Qualche altra manifestazione temporalesca sta prendendo forma sull’Alto Adriatico e qualche altra è presente in Salento.
Ne possiamo dedurre che siamo prossimi ad uno sconquasso atmosferico. Il grosso dell’aria fredda giungerà tra stasera e domani e gli effetti saranno sbalorditivi. In termini di temperature, si avrà un netto calo, si andrà su valori che in talune aree potranno scendere anche di 8/10 gradi al di sotto della norma. Insomma, prepariamoci a rispolverare abiti un po’ più pesanti e non stupiamoci se nelle Alpi, ma anche nelle più alte cime appenniniche, tornerà la neve.
Intanto è bene dire che oggi è previsto un diffuso peggioramento al Nord Italia. Inizialmente coinvolgerà principalmente il Levante Ligure e la cerchia alpina. Nel pomeriggio le precipitazioni si svilupperanno anche in pianura, coinvolgendo un po’ tutte le regioni. Vi saranno rovesci di pioggia, dei temporali e non si escludono episodiche grandinate. Di sera però, in Piemonte, nel Ponente Ligure e sulla Valle d’Aosta è probabile un miglioramento per via di correnti ben più secche in ingresso da nord.
Il peggioramento, che potrà assumere connotati temporaleschi, si propagherà alle Centrali tirreniche e fino alla Campania. Probabili degli acquazzoni anche nel settore ovest della Sardegna, insomma in tutte quelle aree più esposte ai venti occidentali. Andrà meglio nei versanti ionici e adriatici, che sappiamo essere protetti dall’Appennino. Tuttavia non è esclusa qualche precipitazione in prima fase anche nelle Marche e nei settori più interni di Abruzzo e Molise.