ATLANTICO ed anticiclone a braccetto Un profondo vortice ciclonico si è notevolmente approfondito sull’Irlanda, tanto da misurare al suo interno appena 990 hPa. Il nastro trasportatore perturbato ha così influenzato il meteo non solo sulle Isole Britanniche, ma anche sulla Francia e sulle coste settentrionali iberiche determinando clima fresco ed instabile, come confermato dai valori termici che proprio in Gran Bretagna sono rimasti ben al di sotto dei 20 gradi anche nelle ore più calde del giorno.
L’accelerazione del flusso atlantico trascina con sé, a latitudini più basse, un campo anticiclonico che ha pienamente rimontato dal Mediterraneo Occidentale verso l’Italia, garantendo il ritorno del bel tempo e scalciando la bolla instabile verso l’Europa Balcanico-Danubiana. Le zone alpine iniziano tuttavia ad essere lambite dagli spifferi d’aria umida da sud/ovest, con formazioni nuvolose che si sono accentuate nelle ultime ore, apportando locali rovesci sulle zone alpine dell’Alto Piemonte e dell’Alta Lombardia.
Gli ultimi refoli d’aria fresca, lasciati in eredità dal vortice instabile traslato sui Balcani, hanno consentito la formazione di una vivace cumulogenesi sulle aree appenniniche, con particolare riferimento ai settori meridionali. Qualche rovescio di scarsa importanza si è avuto limitatamente all’entroterra abruzzese e ai principali massicci montuosi della Calabria.