Non ci si lasci ingannare dal bel sole ottobrino che sta brillando su gran parte del Centro Sud. E neppure dal clima decisamente mite che potrebbe indurci a credere che sia in atto una rimonta anticiclonica. Quest’ultima sarebbe una mezza verità, nel senso che durante il weekend l’Anticiclone c’è stato ed è stato così bravo da regalarci scampoli tardo estivi grazie alla risalita d’aria un po’ calda dal Nord Africa. Però fin da ieri i venti di Scirocco tra le due Isole annunciavano l’imminente cambiamento.
Cambiamento, lo saprete, causato da una vivace perturbazione atlantica che dalla Francia sta per penetrare nel cuore del Mediterraneo. Perturbazione legata ad un ampia struttura di Bassa Pressione stazionante tra il Regno Unito e l’Islanda. Si tratta della Depressione d’Islanda, quella che fino a qualche anno fa poteva ritenersi – a ragion veduta – il motore termico principale assieme all’Anticiclone delle Azzorre. Significa che per l’intero Autunno e parte dell’Inverno, era in grado di indirizzare le condizioni meteorologiche verso determinati canoni. Le perturbazioni giungevano a intervalli irregolari e le piogge non erano mai eccessive. Poteva succedere che magari piovesse per più e più giorni e magari anche con una certa intensità, però che succedessero disastri così frequentemente come oggi, era molto più difficile.
Quel che si osserva negli ultimi anni è un’estremizzazione dei fenomeni che ha condotto l’Italia negli assodati patemi idro-geologici. Inutile ribadire che il nostro territorio è sovra e mal sfruttato. Non c’è ragione per cui stupirsi, purtroppo, quando apprendiamo che le piogge causano lo straripamento dei fiumi o peggio ancora le frane. Dobbiamo prendercela solo con noi stessi, perché quel che togliamo la natura se lo riprende. In un modo o nell’altro.
Ma veniamo ad oggi. Bando alle ciance e andiamo alla previsione. Gli abitanti del Nordovest preparino gli ombrelli e se non fosse che è lunedì e ci si deve recare a lavoro, sarebbe stato meglio starsene in casa. Le piogge che stanno arrivando – e già segnalate su Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta – sono solo un piccolo antipasto e il primo piatto sarà ornato da precipitazioni forti e persistenti. C’è il rischio, è bene sottolinearlo, di qualche nubifragio. Le correnti stanno rafforzando dai quadranti orientali e potrebbero verificarsi locali condizioni di crisi laddove agirà maggiormente l’effetto stau.
Il peggioramento si estenderà poi anche alla Toscana Settentrionale e all’Emilia occidentale. Anche in queste due aree le piogge potrebbero risultare piuttosto vivaci e presentarsi in forma di rovescio. Poi, pian piano, i fenomeni si propagheranno debolmente verso le Venezie, ma almeno per oggi si tratterà di piovaschi o al più qualche debole pioggia. Stesso discorso per Umbria e Lazio, poi segnaliamo la possibilità che piova a sprazzi sulla Sardegna orientale prima, e sul settore ovest insulare poi. Nubi localmente minacciose stanno causando qualche temporale sul Salento e la fenomenologia potrebbe propagarsi anche al Crotonese. E lo ribadiamo, entro sera la nuvolosità avrà ricoperto i cieli dell’intera Penisola.
Un cenno ai venti. Soffieranno da Sudest, quindi Scirocco, e potranno risultare anche di forte intensità. Al Nord giungeranno da Levante, mentre di sera inizieranno a virare dai quadranti occidentali a cominciare dal Mare di Sardegna. Le temperature registreranno un calo al Nordovest, mentre sul resto d’Italia potrebbero registrare dei rialzi. Anche consistenti al Sud, ed in Puglia potrebbero aversi picchi di 31/32 gradi.