L’autunno astronomico è iniziato solo quest’oggi, ma in realtà il contesto meteorologico ha offerto un cambio di stagione, seppur molto graduale, già ormai da diverse settimane. La perturbazione che a grandi falcate si avvicina da ovest è la ciliegina sulla torta ideale per dare un benvenuto all’autunno, ma non si tratta certo del primo affondo perturbato di questo mese di settembre che, mai come quest’anno, ha realmente regalato una parvenza di normalità, che diventa paradossalmente elemento di stranezza in virtù dell’abitudine a convivere con situazioni meteo troppo spesso anomale.
Dopo qualche giorno di lieve tepore, ora ci attendiamo un netto crollo delle temperature un po’ su tutta Europa, in quanto il fronte perturbato si lega ad una saccatura alimentata da una colata d’estrazione artica. Forse sarà necessario rivedere un po’ il guardaroba, ma sarà solo il primo assaggio di fresco autunnale, nell’ambito di quelle prime situazioni di marcato dinamismo che possono caratterizzare lo scorcio finale di settembre.
Il ventilato e preannunciato peggioramento di stampo autunnale sta già portando le prime stratificazioni e velature sui settori occidentali dell’Italia, nient’altro che le propaggini più avanzata del vasto ammasso nuvoloso ad ovest, nato dall’unione fra una perturbazione iberica ed una, decisamente più consistente, che dalle Isole Britanniche si è portata tra la Francia, il Belgio ed i Paesi Bassi.
Le zone dell’Europa Nord-Occidentale ed in particolare il nord della Francia stanno risentito in misura più rilevante del peggioramento meteo, che si concretizza tramite temporali localmente forti, dovuti all’aspro divario termico fra l’aria più fredda che incombe dalle Isole Britanniche e quella molto più mite che accompagna il dominio anticiclonico, lentamente costretto ad arretrare il raggio d’azione verso levante.