Sole splendente in azione quest’oggi su tutto il territorio nazionale e sui mari circostanti, se si esclude qualche modesto annuvolamento sulle estreme regioni meridionali per la presenza d’aria parzialmente più fresca in quota.
Ciò ha favorito l’insorgenza di parziali addensamenti termoconvettivi, in particolare sull’interno della Calabria e delle Isole maggiori, ma senza nessuna conseguenza.
Restano sempre le temperature l’aspetto peculiare della situazione attuale, che mostrano continuamente una grande facilità a salire, pur con configurazioni bariche che non presentano la risalita di masse d’aria sub-tropicale.
Nonostante, infatti, un’Alta Pressione di matrice oceanica e peraltro non particolarmente sostenuta da geopotenziali troppo elevati in quota, il campo termico diurno permane su valori molto oltre la media, e anche nella giornata odierna sono davvero variegate le zone con temperature al di sopra dei 20 gradi, con punte di 23 gradi a Firenze.
Tuttavia l’intera colonna d’aria si presenta assai secca su gran parte delle nostre regioni anche negli strati più bassi dell’atmosfera, e questa è una fra le ragioni principali che favoriscono il raggiungimento di temperature particolarmente notevoli. Peraltro tutto ciò è ben evidente anche con l’assenza di nebbie e foschie un po’ su tutto il territorio, persino nelle ore più fredde.
Ore più fredde notturne che presentano valori minimi che almeno in questo caso rispettano la media climatica. Ma con importanti fattori quali la serenità del cielo, l’assenza di vento e la secchezza d’aria, in realtà non sarebbe in realtà strano se tali temperature si fossero portate sotto la media.
Il caldo è in intensificazione anche su gran parte del centro-ovest dell’Europa, con picchi di 21-22 gradi in alcune zone della Francia meridionale, fra le quali Marsiglia. A differenza dell’Italia, non sono mancate le nebbie e le inversioni termiche su alcune aree di Germania, Olanda ed Inghilterra, oltre alla stessa Francia.
Rispetto alla giornata di ieri, si sono indebolite le azioni instabili presenti tra Penisola Iberica e Marocco, e il nucleo freddo sul Mediterraneo orientale, il quale in graduale spostamento verso sud-est interessa con maggiori effetti ormai alcune aree del Medio Oriente.
Questa parentesi di apparente matura primavera in realtà presto dovrebbe subire un drastico ed inatteso stop, a causa della penetrazione robusta d’aria artica marittima in seno a un’espansione meridiana del Vortice Polare, con geopotenziali in forte ribasso fin sul cuore del Mediterraneo.
Tale invasione polare meridiana si attuerà grazie alla costruzione di un imponente blocco Altopressorio sul vicino Oceano Atlantico, che dunque porrà un freno alle temperate correnti atlantiche delle nostre latitudini.
Il primo sfondamento in Italia è atteso già nel corso di lunedì con l’impatto delle correnti artiche verso le Alpi e inizio di scorrimento freddo dalla Valle del Rodano.
Già attualmente si stanno verificando mosse importanti sullo scacchiere barico del nostro Emisfero, da cui poi prenderà vita tutta la modifica configurativa che sprigionerà l’aria fredda verso l’Europa e l’area del Mediterraneo.
Sul nord del Canada è in fase d’intensificazione una cellula Anticiclonica destinata gradualmente ad espandersi verso sud-est entrando progressivamente fra circa 48 ore in connubio con l’Anticiclone delle medie latituidini oceaniche, già di per sé slanciato parzialmente verso nord.
L’unione delle due forze altopressorie costituirà un’unica figura dinamica altopressoria slanciata con asse perfettamente lungo i meridiani, e che troverà sulla Groenlandia l’ulteriore contributo della cellula altopressoria termica in rinforzo. Questa fase troverà modo di concretizzarsi, grazie peraltro all’indebolimento del ramo Polare e Groenlandese del Vortice Polare.
L’entità del cambiamento in vista sull’Italia non è ancora ben quantificabile, in considerazione del fatto che non è molto prevedibile la reazione del mar Mediterraneo di fronte a un ingresso così massiccio d’aria artica marittima instabile a tutte le quote.
Ciò resterà un nodo da sciogliere fino in prossimità dell’evento, anche se è da sottolineare che tutto ciò si propone proprio in corrispondenza dell’avvio della primavera atmosferica, e in ogni caso non potrà restituirci il maltolto di un inverno che si è preso un anno sabbatico.