Un debole fronte nuvoloso si è portato sulle nostre regioni centro-settentrionali, interrompendo la fase di tempo buono che da qualche giorno interessava tutto il Nord, con temperature peraltro molto gradevoli e ben sopra la media del periodo. Tale perturbazione, osservata ieri sulle Isole Britanniche, è associata all’ingresso di un debole cavo d’onda ciclonico ad ovest della Corsica, con nucleo freddo in quota al momento nei pressi delle zone alpine occidentali.
Piogge deboli stanno cadendo da alcune ore su gran parte del Piemonte, della Liguria e delle pianure settentrionali lombarde, con accumuli pluviometrici del tutto irrisori. Coinvolta dai fenomeni anche la fascia prealpina lombarda, con fiocchi di neve a carattere piuttosto debole in genere confinati al di sopra dei 1000-1200 metri. In queste ore si stanno già facendo spazio le prime schiarite sui crinali alpini occidentali, sintomo di un rapido miglioramento. Le nubi hanno raggiunto anche il Triveneto e parte delle regioni centrali, tuttavia molto meno consistenti ed incapaci di causare anche solo deboli pioviggini.
Il fronte nuvoloso ha portato anche un deciso calo delle temperature massime diurne, con flessioni localmente notevoli rispetto alla giornata di ieri, soprattutto nelle zone del Piemonte e della Liguria interessate in precedenza da effetti favonici: basti pensare che su Genova il termometro è passato dai 20 gradi di ieri ai circa 13 odierni, mentre a Torino non si riesce ad andare oltre gli 8 gradi, con un calo rispetto a ieri addirittura superiore ai 10 gradi. Cielo cupo e clima uggioso su Milano, ove la colonnina di mercurio non supera i 10 gradi, ma con un calo più contenuto di circa 5 gradi, rispetto ai valori di ieri. Valori del tutto simili anche sulle pianura padano-veneta, nonostante le nubi siano un po’ meno compatte.
Viceversa, durante la scorsa notte le temperature minime hanno rilevato un leggero rialzo sulle stesse regioni di Nord-Ovest, complice la presenza nuvolosa che ha impedito la dispersione del calore verso lo spazio, con il risultato di un’escursione termica piuttosto limitata rispetto alle temperature raggiunte a metà giornata. Molto più freddo al primo mattino sul Triveneto, specie sui rilievi: in questo caso ha contribuito non solo l’assenza di nubi significative, ma anche l’afflusso d’aria più fredda giunta nella giornata di ieri. Da segnalare i -5°C rilevati su Dobbiaco e su Paganella, i -4°C di Cortina d’Ampezzo fino agli 0°C di Asiago ed 1 grado di Bolzano. Valori rigidi anche sulle valli delle regioni centrali, con valori molto simili a quelli della giornata di ieri.
Restando al discorso termico, solamente Decimomannu, Lampedusa e Grottaglie (TA), fra le località monitorate dal Servizio Meteorologico Nazionale, sono riuscite a raggiungere i 20 gradi. Da notare come all’estremo Sud agisca ancora una residua nuvolosità a carattere sparso, derivante dall’area instabile ancora presente sul Basso Ionio.
Nelle prossime ore qualche pioggia potrà interessare la Toscana, ma il nucleo più attivo della perturbazione si dirigerà verso la Corsica e la Sardegna, ove si potranno sviluppare locali temporali, oltre a quelli già attualmente presenti ad ovest della Corsica, generati dal contrasto con l’aria più fredda in quota. Questo passaggio perturbato da nord/ovest indica un primo cambiamento dei soggetti barici a livello europeo: le perturbazioni si muovono sospinte da correnti più settentrionali e ciò farà da apripista alla consistente colata gelida attesa durante il fine settimana.