Gelate e brinate l’avevano in qualche modo annunciata. Ed è giunta, puntuale. E’ la neve, che nella notte e in queste prime ore mattutine sta cadendo in qualche zona della Val Padana. E’ nevicato in Piemonte, sta fioccando su Milano, Bergamo e Brescia. Sull’Appennino emiliano-romagnolo, ma anche sul Nordest, la quota neve è molto bassa: circa 200/300 m. Ma i fiocchi che sarebbero potuti apparire sul Piacentino, seppur misti a pioggia, o nel Parmense, non si sono visti. Le temperature, anche per via della nuvolosità, sono cresciute un po’ più dello zero e la pioggia non è riuscita a tramutarsi in precipitazione solida. Ciò però non toglie che gli scenari rammentino quelli invernali in tutto e per tutto.
Panorami che assumono le tonalità dell’Inverno sulle Alpi, le Prealpi e le colline del Triveneto. Stesse tonalità nell’Appennino centro settentrionale: dai 500 ai 1000 m di quota di neve ne scenderà abbastanza. Spostandoci più al Sud è ovvio che si dovrà salire un po’ più su, più o meno intorno ai 1300/1400 m. L’irruzione Artica non è uniforme, e non potrebbe esserlo. Non si è mossa da nord a sud, bensì da nordest verso sudovest e si è scavata un corridoio in direzione dell’Europa di ponente. La formazione di un’area di Bassa Pressione, un minimo secondario, ha condotto al peggioramento attuale.
Peggioramento che comunque si risolverà abbastanza rapidamente: su Piemonte occidentale e in Valle d’Aosta stanno già comparendo le prime schiarite. Il motivo? Il richiamo di forti venti settentrionali. Venti che, incontrando lo sbarramento alpino, discendono sui versanti padani in forma di correnti favoniche. Attendiamo schiarite gradualmente in Liguria e su gran parte della Lombardia, mentre sul Triveneto – seppur in presenza di venti da nord – la nuvolosità si attarderà maggiormente. I fenomeni, invece, dovrebbero cessare verso sera, salvo forse qualche residua spruzzata di neve sulle Alpi venete e Friulane.
Il discorso miglioramento può essere esteso al resto d’Italia, in quanto la perturbazione transiterà molto velocemente e si dirigerà di gran carriera verso i Balcani. Le piogge, anche forti, che stanno interessando le regioni tirreniche e parte delle Adriatiche, insisteranno sino alle prime ore del pomeriggio. Dopodiché cominceranno ad attenuarsi. Delle nevicate si è detto, ma lo ripetiamo. Interesseranno i rilievi appenninici e si andrà dai 500 m delle montagne toscane, ai 1000 m dell’Appennino laziale sino ad arrivare ai 1200/1300 m delle montagne calabro lucane.
Pocanzi abbiam detto del graduale miglioramento. Ma mentre sul Nordovest tornerà il sereno – determinando tra l’altro nuove estese gelate nella notte successiva – nelle regioni tirreniche insisteranno nubi irregolari. Per osservare qualche rasserenamento si dovrà andare nelle zone adriatiche, soprattutto nelle coste. I venti da ovest, infatti, avranno lo stesso effetto del foehn per le regioni Nord occidentali. Ovvero, incontrando lo sbarramento appenninico si solleveranno e discenderanno nell’altro versante ben più secche e un po’ meno fredde.
Checché se ne dica è giunto l’Inverno. Certo, andassimo a vedere cosa sta accadendo in Europa, non ci sarebbe paragone. Ma è bene ricordarsi che siamo ancora a Novembre. Per il gelo, quello vero, c’è tempo. Un’intera stagione.