L’Alta Pressione di matrice oceanica continua a dominare lo scenario su gran parte dell’Europa centro-meridionale, mantenendo un clima mite e soleggiato.
Tutta l’Italia risente in maniera efficace dell’influenza anticiclonica, con massimi barici al suolo fra Francia e settori appena a nord delle Alpi. Il consolidamento del campo altopressorio sul Mediterraneo Centrale ha portato una significativa attenuazione del forte gradiente barico dei giorni scorsi e di conseguenza della fase ventosa sull’estremo Sud.
L’incremento barico sui bacini meridionali italiani ha così causato l’ulteriore allontanamento della linea d’instabilità presente sempre più ad oriente sul Mar Libico, non più in grado d’influenzare nemmeno il Mar Ionio.
La scarsa nuvolosità anche oggi presente su alcune aree del Sud e della Sicilia è dovuta essenzialmente all’insistenza di refoli di vento settentrionale, che determinano un modesto addossamento di nubi fra Appennino meridionale ed i monti a nord della Sicilia.
Sul resto d’Italia il sole domina la scena, anche se rispetto alla giornata vi è da sottolineare un piccolo elemento di discontinuità, legato al transito di un debole ammasso nuvoloso, costituito da nubi medio-alte stratificate, sulle regioni settentrionali e con traiettoria attualmente diretta verso il medio versante adriatico.
Questo debolissimo passaggio nuvoloso, destinato a non scalfire minimamente la forte presenza del campo altopressorio, è da ricondurre ad una debole piega della pressione in quota temporaneamente in passaggio sulle Alpi centro-orientali. Questa lievissima curvatura barica ospita il modesto passaggio nuvoloso, il quale non sarà in grado di causare nessun effetto precipitativo.
Intanto, sulla Francia, la pressione riprende vigore a tutte le quote e nelle prossime 24 ore vi sarà un sensibile aumento dei geopotenziali anche sulle nostre regioni, specialmente sul Nord, con nuova intensificazione del regime di stabilità.
Le ondulazioni cicloniche, in transito ad alte latitudini, provocheranno invece un nuovo lieve cedimento barico per la giornata di domenica, che riguarderà in special modo le aree centro-orientali europee.
La nostra Penisola resterà sotto la protezione indissolubile dell’Alta Pressione, anche se si faranno strada deboli infiltrazioni d’aria umida, più convinte di quelle odierne, con associata nuvolaglia sparsa di scarso rilievo.
Riprenderanno i venti prima occidentale e poi settentrionali; è nuovamente atteso il foehn sulle pianure centro-occidentali del Nord, a causa di un forte dislivello barico che si verrà a generare fra i due versanti alpini.
Le vicende meteorologiche di questi e dei prossimi giorni dimostrano la grande difficoltà di un cambiamento barico significativo, quando si sviluppano simili mostri anticiclonici dal vicino Atlantico fino al Continente Europeo. Si tratta d’autentiche bolle pressorie in quota piuttosto difficili da scalfire e che determinano forte stabilità per correnti discendenti a tutte le quote della colonna d’aria.
Riceviamo numerose e-mail dai lettori, ormai preoccupati per l’inverno che sta rapidamente lasciandoci senza quasi che ce ne accorgiamo, dopo aver scarsamente inciso solo nella parte iniziale. Questi giorni di anonima stabilità appaiono perciò come sprecati, in vista di una primavera che, di fronte a simili giornate così terse e soleggiate, appare ancor più vicina di quanto possa apparire dal calendario.
Non possiamo certo nemmeno oggi annunciare significativi cambiamenti all’orizzonte, probabilmente dopo i primi giorni di Febbraio vi potrà essere un abbandono della scena dell’ingombrante Anticiclone a favore di correnti più umide e piovose.
Dunque sembra probabile l’avvento di vicende meteo alterne, governate da correnti oceaniche, sul lungo termine, mentre non appaiono al momento concrete le possibilità di intrusioni fredde significative, fino alle nostre latitudini mediterranee.