Non manca il freddo su gran parte del Vecchio Continente, nonostante la timida espansione dell’ala orientale dell’anticiclone atlantico verso i settori centro-occidentali europei. L’aria fredda si è ben consolidata anche al suolo, come testimoniano i valori massimi rimasti al di sotto dei 5 gradi su gran parte dell’Europa Centrale, mentre la neve cade a Mosca, oltre che in alcune delle principali città scandinave. Per trovare un clima più temperato (massime fino a 20 gradi o poco superiori) bisogna dirigersi sulle regioni mediterranee centro-orientali, in particolare fra la Penisola Ellenica e la Turchia, oltre alle isole limitrofe.
Il modesto approccio anticiclonico risulta essere del tutto temporaneo, ma ha contribuito all’accentuazione di uno scorrimento d’aria fredda proveniente da nord/est verso l’Italia, anche grazie allo spostamento del vortice ciclonico verso sud. L’effetto dell’Anticiclone ha portato rasserenamenti ancora più ampi su tutto il Nord, a parte una certa copertura nuvolosa addossata alla dorsale appenninica emiliano-romagnola dalle correnti fredde nord/orientali: nelle primissime ore del mattino si è avuto qualche fenomeno nevoso sulla fascia pedecollinare emiliana, mentre qualche piovasco ha interessato il riminese. La prevalente serenità del cielo ha favorito estese gelate, non solo in maniera diffusa al Nord, ma anche su alcune vallate riparate del Centro Italia, in particolare sulle zone ove la nuvolosità si era pressoché dissolta.
Sulle regioni centro-meridionali si è allentata l’instabilità nel corso della giornata, seppure siano presenti ancora in queste ore alcuni isolati temporali, generalmente in mare aperto, fra Mar Ligure, Medio-Alto Tirreno ed a ridosso di Corsica e Sardegna. Si tratta di temporali attivati dalla presenza di un nucleo freddo in quota tra Mar di Corsica e Mar Ligure. Lungo i versanti centrali adriatici non sono mancati deboli piovaschi nella prima parte della giornata, per le infiltrazioni fresche ed umide da nord/est. Un po’ di nuvolaglia si è spinta anche sulla Sardegna Meridionale e poi stancamente verso il Basso Tirreno, ma a carattere del tutto innocuo e direttamente collegata ad un sottile fronte di confluenza in quota fra l’aria fredda nord-europea e quella più tiepida sub-tropicale.
Quest’oggi la nostra Penisola è apparsa meno divisa dal punto di vista termico, in concomitanza dell’arrivo d’aria più fresca verso il Sud e del maggiore soleggiamento presente al Settentrione. Le temperature sono comunque rimasta basse sulla Pianura Padana, in genere oscillanti fra i 7 ed i 10 gradi, mentre in Sicilia si sono raggiunti i 20-21 gradi sul catanese.
La residua circolazione instabile ciclonica su parte dell’Italia fa capo ad un centro ciclonico principale presente tra Marocco e Gibilterra. Quest’area depressionaria è attesa nuovamente in accentuazione e prenderà la strada dell’Italia, riportando il maltempo diffuso nella giornata di Venerdì.
Cosa accadrà esattamente? Il minimo ciclonico marocchino, attualmente ancora isolato, sta per essere risucchiato da un affondo ciclonico perpetrato dal Vortice nord-europeo in direzione del Golfo di Biscaglia. In tal modo vi sarà anzitutto il progressivo cedimento del lembo anticiclonico proteso verso l’Europa Centrale, mentre le infiltrazioni fresche atlantiche daranno manforte alla ripresa del piccolo vortice depressionario.
L’area depressionaria si approfondirà notevolmente mentre si avvicinerà alle nostre regioni: nella giornata di domani il vortice si posizionerà tra le coste nord-algerine e la Sardegna, mentre Venerdì si porterà nei pressi della Corsica impegnando con diffuso maltempo un po’ su tutta la Penisola e, come anticipato negli editoriali di previsione, favorirà nuove nevicate fino in pianura sul Nord.