Che si sia in un regime anticiclonico, non ci piove. Dopo tutto, lo potrete osservare nell’immagine satellitare rielaborata, splende il sole su quasi tutta Italia. Se però l’Alta Pressione fosse stata così tanto efficace, l’utilizzo del “quasi” non avrebbe avuto ragion d’esistere. E invece no. Il suo inserimento è lecito, perché al Nordovest è possibile scorgere dei “bomboloni” temporaleschi che scuotono l’atmosfera. Fulmini e tuoni hanno svegliato gli abitanti di Cuneo, Torino, ma anche Milano. Le prime celle di giornata, probabilmente resteranno attive sul Piemonte e nelle prossime ore se ne potranno formare di nuove, anche in Liguria.
Forse vi starete domandando se è in atto un peggioramento. Beh, no. Non c’è alcuna perturbazione ma una goccia fredda nelle vicinanze, quella sì. O perlomeno, se per vicinanza possiamo intendere l’Europa orientale, non sbagliamo. Però ci sono centinaia di chilometri di distanza, quindi anche parlare di vicinanza non è poi così corretto. E’ meglio dire che nonostante la sua lontananza, riesce ancora ad influenzare il tempo peninsulare. Sfruttando quella timidezza anticiclonica della quale si è ampiamente discusso negli ultimi giorni.
Vi spieghiamo un attimo quel che accade. In Italia agisce una propaggine dell’Anticiclone, e non lei in persona. Propaggine che non riesce a spingersi più in là dell’Adriatico e funge quasi come “scivolo” per quelle correnti più fresche e instabili che gravitano tra il comparto Balcanico e il Mar Nero. Spifferi che riescono a penetrare fin da noi, mossi nel loro moto antiorario da quel minimo di Bassa Pressione che non vuole saperne di assorbirsi. E che da giorni sta causando ondate temporalesche tutt’altro che trascurabili in vari Paesi del settore orientale continentale.
Trova così spiegazione quell’instabilità diurna che rende i pomeriggi in montagna cupi e minacciosi. In qualche caso i grigiori riescono a propagarsi anche in altre zone e difatti – lo rammenterete – nel fine settimana diversi temporali avevano interessate prima alcune zone pedemontane del Nord Italia, poi persino qualche settore costiero del Sud. Una palla che rimbalzava da Nord a Sud, transitando per il Centro.
Non stupiamoci, quindi, se già ora sta tuonando nel Cuneese, o sul Torinese. Nelle prossime ore il brontolio dei tuoni si moltiplicherà, si propagherà alla Liguria, alla Valle d’Aosta, alla Lombardia e alle montagne del Nordest. Non solo. Verranno coinvolti anche alcuni settori dell’Appennino: l’Emiliano e il più meridionale, tra Calabria e Basilicata. Forse qualche temporale riuscirà a spingersi nel Cilento, mentre altrove – Isole comprese – non mancherà una vivace cumulogenesi pomeridiana.
V’è da aggiungere che al Nordovest la nuvolosità sarà così vivace che probabilmente riuscirà a far sì che isolati fenomeni si propaghino ad alcuni settori pianeggianti, soprattutto in Piemonte. E poi, in serata, l’attività temporalesca potrebbe accrescersi nelle Prealpi lombarde e insistere anche di notte.
Il quadro proposto potrebbe inficiare l’idea estiva, ma sarebbe errato. E’ Estate, alla fin fine c’è l’Alta Pressione e ce ne stiamo rendendo conto anche dalle temperature. Perché fa caldo, soprattutto nelle zone interne. Ma anche in Val Padana. Caldo che si percepirà anche oggi e nelle aree menzionate la colonnina di mercurio si spingerà sino ai 32/33 gradi. La regione più calda potrebbe risultare il Lazio, nell’entroterra ma anche attorno alla Capitale sembra infatti che si possano toccare picchi di 34 gradi. Staremo a vedere. La giornata ci dirà dove i temporali risulteranno più vivaci e dove le temperature più elevate.