Nella scelta dell’immagine da associare all’articolo abbiamo optato per l’immagine satellitare del primo pomeriggio perché, dopo opportuna rielaborazione grafica, è in grado di fornirci una panoramica essenziale ma convincente. Varchiamo i confini e procediamo ad ovest, direzione Penisola Iberica. In quel settore continentale è evidente il graduale approfondimento di una saccatura atlantica, i cui effetti verranno ora analizzati.
L’aria fresca affluisce da ovest verso est, attraversando la Francia sino a raggiungere la Germania. Considerando che i giorni scorsi faceva assai caldo anche in quei Paesi, non c’è da stupirsi della genesi di enormi temporali. Riusciamo a distinguere chiaramente alcune grosse celle, che ovviamente risultano accompagnate da frequenti fulminazioni, furiose grandinate e colpi di vento.
Qualche spiffero si è fatto largo sulle Alpi di ponente, provocando una vigorosa cumulogenesi fin dal tardo mattino. Poche ore fa ecco nascere i primi temporali, che dal Torinese si son mossi rapidamente verso nordest puntando il Verbano e l’Ossola. Nel loro tragitto hanno scaricato al suolo forti acquazzoni e qualche grandinata. Si tratta di eventi tutt’ora in atto, che tra l’altro coinvolgono anche la Valle d’Aosta e che rischiano di sconfinare verso i settori nordoccidentali lombardi.
Altri grossi cumuli, che niente hanno a che vedere colla circolazione atlantica, sono quelli osservabili sull’Appennino centro meridionale. Si sono sviluppati anche dei temporali che continuano ad interessare le aree interne marchigiane, abruzzesi, del Lazio orientale e del Molise, ma in questo caso trattasi di fenomeni provocati dal forte riscaldamento diurno.
E’ bene dare un cenno alle temperature, perché l’aspetto termico è presumibilmente quello di maggiore interesse. Detto che stamane faceva già un gran caldo e che probabilmente quella odierna sarebbe stata la giornata più calda, le massime hanno raggiunto valori decisamente alti. Foggia e Guidonia le località più calde, con 39°C; seguono varie città a 38°C, tra cui Rieti, Ferrara e Perugia. Notevoli i 37°C di Bolzano, accompagnata da Firenze, Bologna e Forlì. Tra le località più “fresche” – si fa per dire – troviamo Torino e Genova con 29°C. Inutile dirvi che i tassi d’umidità altrettanto elevati stanno causando notevoli disagi e le temperature percepite dal nostro organismo risultano ben più alte di quelle effettive.