Non si vuole creare alcun allarmismo, ma fin da subito è bene rimarcare l’elevata probabilità che possano abbattersi violenti nubifragi in molte regioni. Attualmente si registrano le prime piogge in Liguria, sul basso Piemonte, in Toscana, nel Lazio, in Campania e nel sud della Sardegna. Su tutti i mari, ad eccezione del Ligure, si sta intensificando lo Scirocco e il forte vento sarà un altro elemento che andrà a condizionare pesantemente la giornata odierna.
Partiamo dal vento. Come detto, ci aspettiamo che le correnti sciroccali si intensifichino rapidamente e stando alle previsioni dei modelli, su alcuni settori potrebbe raggiungere intensità di burrasca. Ad esempio sullo Ionio e lungo l’Adriatico, tant’è che la Laguna Veneta dovrà sopportare un innalzamente del livello delle acque che rischia di frantumare dei record. Su Venezia è attesa un picco di marea che potrebbe allagare metà città.
In Liguria, invece, il vento si disporrà da settentrione. La Tramontana soffierà impetuosa allo sbocco delle valli di ponente, dove le raffiche potrebbero superare i 100 km/h. Velocità che si potrebbero raggiungere anche sullo Ionio e in Sardegna. Nell’isola, dal pomeriggio, si assisterà ad un cambio circolatorio: giungerà il Libeccio.
Stiamo parlando di un tipo di circolazione meridionale, salvo in Liguria, lecito pertanto attendersi un rialzo delle temperature rispetto alle 24 ore passate. L’aumento ha interessato anche le minime, che hanno risentito della copertura nuvolosa in fase di crescita e conseguentemente della minore percentuale di calore diurno disperso in atmosfera. Tuttavia, sul catino Padano ci sono zone notoriamente ideali all’accumulo dell’aria fredda: il basso Piemonte. Nell’area del Cuneese permangono temperature inferiori allo zero poco al di sopra dei 1000 metri, significa che le precipitazioni nevose – almeno in un primo momento – potrebbero spingersi fin verso l’alta collina.
Abbiamo menzionato la neve, ciò ci consente di affrontare il delicato aspetto dei fenomeni. ribadiamo il concetto espresso in apertura: il rischio nubifragi è davvero alto. Le regioni che potrebbero patire gli effetti delle piogge eccessive saranno: le tirreniche e in particolare Lazio e Campania, i versanti ionici di Sicilia e Calabria, il Salento, il levante Ligure e l’alta Toscana, infine il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.
Detto che le nevicate interesseranno esclusivamente le Alpi, ci aspettiamo accumuli davvero imponenti al di sopra dei 2000 metri. Il manto bianco andrà ad aggiungersi a quello dei giorni scorsi e a fine peggioramento potrebbe superare il metro d’altezza.