Una sfuriata temporalesca, seppure a raggio molto limitato, ha aperto la prima settimana autunnale. Un autunno inteso in senso astronomico (ieri il giorno dell’equinozio), ma che nei prossimi giorni farà sentire la sua azione a più ampio respiro su molte regioni del Paese.
Infatti, al momento, la Penisola è spaccata a metà, con il centro-sud interessato da nuvolaglia localmente consistente, mentre sul settentrione l’azione anticiclonica si fa ancora sentire con condizioni soleggiate, ma si tratta dell’ultimo giorno caratterizzato da condizioni tardo-estive.
Il primo odierno attacco instabile è giunto lentamente da ovest sfidando il terreno dell’Alta pressione, trovando modo di sfogare le proprie precipitazioni per il momento solo in Sardegna.
Sulla terraferma non si sono avute precipitazioni di particolare rilevanza, con i maggiori accumuli concentrati sulle zone orientali e meridionali dell’isola. Tuttavia i picchi massimi non sono andati oltre i 17,5 millimetri di Iglesias, ed i 13 millimetri di Capo Bellavista.
Dal tardo mattino sul sud Sardegna si è avuto un graduale miglioramento tranne instabilità locale a carattere termo-convettivo in genesi in queste ore, mentre le precipitazioni più organizzate insistono ancora sui settori di levante, specie le coste fra Baronia e Gallura.
Zone che saranno coinvolte ancora per le prossime 12-18 ore dall’azione del maltempo, per la ritornante in seno al vortice in ulteriore intensifcazione alle medie-basse altezze atmosferiche.
Quello in atto è un tipico sistema barico convettivo che sta traendo ulteriore energia in particolare modo dal mare tiepido presente sui bacini attorno alle coste tirreniche, oltre che dall’interazione di masse d’aria d’origine nord-africana.
Il vortice si va intensificando ulteriormente in queste ore, con la parte più attiva della struttura che agisce in pieno tirreno sud/occidentale, sul tratto di mare compreso fra le due isole maggiori. Fortunatamente i temporali più intensi stanno sfogando la maggior parte d’energia in mare, ove stanno determinando piogge di notevole violenza e pericolosità.
Un accentuazione ciclonica ben riscontrabile fino al suolo, con l’approfondimento di un relativo minimo barico di 1009 hPa poco ad est della Sardegna. La presenza depressionaria al suolo incentiva ulteriormente l’invorticarsi delle masse d’aria ascensionali.
Il sistema va inoltre auto-rigenerandosi, grazie al richiamo di correnti più calde verso le alte quote, collegato a una deviazione del getto sub-tropicale dalla Tunisia, per l’affondo più deciso del modesto asse di saccatura.
Nel frattempo anche la Sicilia comincia a risentire dell’azione decisa dell’area fortemente instabile. Infatti in queste ore più calde, l’accentuazione dei contrasti termici, con il lento avvicinamento dell’attivo ramo perturbato, ha favorito la genesi di celle temporalesche a carattere isolato sul palermitano.
Si segnala nel complesso un ritardo della lenta evoluzione del sistema meso-ciclonico (MCS). Il coinvolgimento della Sicilia sarà assai più deciso nella giornata di domani, con diffusi temporali che localmente potranno essere anche intensi.
Gli apporti pluviometrici più consistenti potranno colpire i versanti costieri meridionali, dall’area di Marsala fino al Ragusano e Siracusano. Dalle elaborazioni modellistiche attuali, sono attese piogge maggiormente ingenti rispetto a quelle cadute in Sardegna.
Oltre alla Sicilia, anche Calabria e localmente Campania e Basilicata saranno interessate dai fenomeni, che solo in un secondo tempo giungeranno ai settori adriatici e ionici.
Nel corso della giornata di domani, sono attesi inoltre i primi effetti derivanti dalla seconda azione di attacco alle condizioni stabili pre-esistenti, che porterà un graduale peggioramento su alcune delle regioni settentrionali.
Un secondo peggioramento che avrà importante rilevanza nel corso della settimana, con un vortice davvero molto profondo per il periodo, che accompagnerà il relativo sistema frontale, ed impulsi instabili d’aria fredda in propagazione a quasi tutte le regioni. Un vero anticipo d’autunno, che naturalmente non sta a significare che ottobre non possa riservare nuove fasi soleggiate ed anticicloniche.