L’alta pressione delle Azzorre resta relegata per il momento sul Vicino Atlantico e coinvolge marginalmente il Mediterraneo Occidentale, senza riuscire ad imporre la sua supremazia più ad est. Ne sta approfittando una perturbazione nord-atlantica che, di slancio, ha raggiunto Isole Britanniche, Francia, Benelux e Germania. La parte più avanzata del fronte, costituita da nubi alte e sottili, ha raggiunto le regioni alpine, mentre al seguito dell’ammasso nuvoloso scorre aria decisamente fredda in quota, come mostrato chiaramente dalla nuvolaglia irregolare, frammentata e tondeggiante che delinea un’atmosfera instabile.
Quest’aria fredda è contenuta all’interno del vasto motore perturbato nord-atlantico, il cui perno principale si trova collocato fra l’Islanda e la Groenlandia, con valori di pressione che sono scesi sotto i 945 hPa. Clima ben più rigido sul comparto orientale europeo, dove le temperature sono rimaste ben sottozero anche in pieno giorno e permane l’afflusso d’aria gelida dalla Russia che riesce a lambire anche il Centro Europa e le regioni balcaniche. L’inverno da queste parti fa ancora sul serio, anche se non ci si discosta eccessivamente dalle medie di temperatura attese in questo periodo.
La perturbazione, che ha influenzato il meteo di questa prima parte della settimana sull’Italia, si è portata all’estremo Sud, con instabilità vivace che ha coinvolto ancora le regioni centrali adriatiche specie nella prima parte della giornata. Le precipitazioni più diffuse hanno interessato la Sicilia, dove i fenomeni si sono ulteriormente accentuati nelle ultime ore a causa di attivi nuclei temporaleschi risaliti da sud. In montagna la neve sta cadendo al di sopra dei 1000 metri d’altezza. Le schiarite si sono invece affermate sul resto d’Italia, dando luogo ad una giornata ampiamente soleggiata sul Settentrione e lungo gran parte dei versanti tirrenici.