ECCO IL PEGGIORAMENTO – C’eravamo lasciati nel week-end con una perturbazione mediterranea che ha portato i maggiori riflessi d’instabilità sulle aree dell’estremo Sud, per poi portarsi rapidamente sull’Egeo e sul comparto balcanico. Ora siamo già alle prese con un nuovo peggioramento, dettato dal transito dell’ennesimo ammasso perturbato, che segue questa volta una rotta più settentrionale. Sulla falsariga del tempo delle ultime settimane, l’Italia continua a trovarsi nella direttrice dei fronti nuvolosi d’origine atlantica. La parte più attiva del sistema nuvoloso sta interessando le regioni del Nord, mentre sul resto d’Italia la nuvolosità appare molto sfrangiata, in quanto la perturbazione non troppo intensa tende a scontrarsi con un relativo modesto promontorio anticiclonico, che al momento è molto fragile per deviare il percorso delle perturbazioni.
NEVE E SCENARI INVERNALI AGLI SGOCCIOLI – Il Nord Italia risente più direttamente del transito perturbato, con piogge diffuse su gran parte dei settori di Nord-Ovest, Veneto ed Alta Toscana. I fenomeni un po’ più intensi coinvolgono la Liguria di Levante per la formazione di aree temporalesche che hanno lasciato al suolo accumuli di pioggia localmente superiori ai 30-40 mm. Resta in attesa del peggioramento quasi tutto il Nord-Est, ove le uniche precipitazioni interessano in genere le aree alpine e prealpine tra Trentino e Veneto. Il clima, laddove sono presenti i fenomeni, è decisamente freddo per la stagione, con temperature ben sotto i 10 gradi anche in pianura. Sui rilievi alpini, come nelle attese, si stanno verificando nuove nevicate, che occasionalmente sono scese anche al di sotto dei 1000 metri di quota.