Negli ultimi giorni l’elemento di maggiore discussione è la possibile ondata di gelo che interesserà parte dell’Europa nel corso della prossima settimana. Inevitabilmente si cerca di capire quali saranno i risvolti in Italia e c’è da dire che i Modelli appaiono sostanzialmente concordi nel coinvolgere, perlomeno parzialmente, la nostra Penisola. Nulla di anormale, intendiamoci, non è la prima volta che a fine Novembre si manifestano i primi freddi stagionali e di certo non sarà l’ultima. Altre volte è successo durante il ponte dell’Immacolata, ma siamo là. Che sia Novembre o ai primi di Dicembre poco importa. Conta soltanto un fatto, ovvero il graduale ingresso del Generale Inverno nel Continente Europeo.
Ribadiamo un concetto, a nostro avviso estremamente importante. Quello di non addurre l’eventuale ondata di freddo quale base per elaborare ipotesi astruse sull’andamento del prossimo Inverno. Potrebbe far freddo, sì, ma non è detto che poi le condizioni restino orientate verso il freddo persistente. Potrebbe accadere che torni l’Autunno, anche se è giusto rammentare che dal 1 Dicembre comincerà ufficialmente – perlomeno dal punto di vista meteorologico – l’Inverno 2010/2011.
Visto però che avremo tempo e modo per parlare della successiva evoluzione, è bene concentrarsi sul tempo odierno. Giornata che proporrà, lo saprete, una tregua. Da cosa? Dai vari assalti perturbati che hanno caratterizzato gran parte della settimana. Oggi è venerdì e sinora abbiamo registrato il passaggio di due distinte perturbazioni. Entrambe sono venute dall’Atlantico, ove si è affermata un’ampia figura di Bassa Pressione che ha sospinto i fronti verso est. Uno degli obbiettivi primari è stata l’Italia, che fortunatamente non ha dovuto patire gli effetti del pesante maltempo verificatosi in altri Paesi d’Europa. Verrebbe da dire meno male! Perché onestamente è bene che piova sì, ma con raziocinio.
Dicevamo della tregua. Come avvenuto nei giorni scorsi si tratterà di un breve intervallo. Un’altra perturbazione si dirige di gran carriera e stavolta determinerà sì un peggioramento, ma anche un cambio configurativo a livello Europeo. In Atlantico si sta per affermare un blocco anticiclonico e in seguito si isolerà una cellula di Alta Pressione tra la Groenlandia e le Isole Britanniche. Sarà una figura estremamente importante, perché in grado di pilotare il primo assalto gelido verso i settori orientali del Continente.
Che attenderci dalla giornata di oggi? Sicuramente maggiori schiarite sui versanti Adriatici e ionici. Su quelle regioni i cieli risulteranno spesso sereni o poco nuvolosi e le temperature massime potranno registrare un leggero aumento. Il sole farà capolino al Nordovest e gli spazi di sereno indugeranno perlomeno sino a sera. Dopodiché giungeranno probabilmente nuove nubi, ovvero la parte avanzata del nuovo sistema perturbato. Col passare delle ore le schiarite interesseranno anche le regioni del Nordest, non prima tuttavia che si siano manifestati ulteriori residui fenomeni tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Tra l’altro sul territorio friulano le precipitazioni potrebbero indugiare più del previsto, quindi sino al pomeriggio.
Precipitazioni che coinvolgeranno localmente le regioni del versante tirrenico. In primis la Toscana, il Lazio, la Campania e la Basilicata. Saranno più che altro deboli piogge, insomma, nulla di che. Tuttavia i cieli si manterranno nuvolosi per gran parte della giornata. Così come risulteranno parzialmente o irregolarmente nuvolosi anche nelle due Isole Maggiori.