METEO MOVIMENTATO – In analogia con quanto accade ormai da giorni, anche quest’inizio settimana sta mostrando un volto un po’ inclemente, giusto per confermare un mese di maggio assai dinamico. Le cause dell’attuale perdurante situazione instabile derivano dalla mancanza di una solida protezione anticiclonica, a cui fa da contraltare la presenza di una circolazione depressionaria, con aria fredda, centrata sull’Europa Balcanico-Danubiana. Sull’Italia affluiscono quindi le correnti settentrionali in scorrimento proprio sul bordo fra la suddetta figura di bassa pressione ed un sottile corridoio anticiclonico proteso sulla parte occidentale del Continente, che vanno ad alimentare un contesto instabile.
ANTICICLONE SUL NORD EUROPA – La roccaforte più importante dell’alta pressione, dal canto suo, si trova collocata ancora in posizione anomala sul Nord Europa, dove da giorni prevale bel tempo e clima secco con temperature ben superiori alla norma stagionale. Il perno di questa figura anticiclonica sta iniziando ad arretrare molto ad ovest, andando a posizionarsi tra Islanda e Groenlandia, così da lasciare la porta aperta per nuovi affondi meridiani di masse d’aria d’estrazione artica. L’Europa starà così quasi del tutto in disparte dal raggio d’azione delle alte pressione, con contrasti instabili che carbureranno a lungo, tanto da condizionare pesantemente il meteo della prima parte di giugno.
PERTURBAZIONE TRANSITA SULL’ITALIA – Nell’ambito dell’afflusso d’aria relativamente fresca che interessa l’Italia, Quel che emerge è un’estrema variabilità atmosferica, provocata dalla circolazione d’aria fredda che sta interessando gran parte dell’Europa orientale. Lungo il canale di correnti settentrionali, si è inserito un debole sistema perturbato che ha interessato parte del Centro-Sud nel corso della giornata con precipitazioni soprattutto sulle regioni del versante tirrenico, fra il Lazio e la Campania. Al seguito del fronte si sono affacciate delle schiarite, seppure con sviluppo di cumulogenesi a ridosso dei maggiori rilievi appenninici ed alpini, dove non è mancato qualche sporadico temporale.