FLUSSO ATLANTICO E ANTICICLONE – Dopo alcune settimane di sostanziale dominio anticiclonico, qualcosa si è smosso in area mediterranea con l’ingresso di un sistema perturbato, anche se si tratta solo di una parentesi in attesa di una svolta meteo più significativa verso le festività: nell’immagine satellitare si nota molto chiaramente l’ammasso nuvoloso proteso dal Centro Europa verso il Mediterraneo Occidentale e l’Algeria. Il sistema frontale non riesce più ad avanzare verso est, per effetto del blocco anticiclonico presente sul comparto balcanico. Nel contempo una nuova rimonta anticiclonica di matrice sub-tropicale oceanica si va espandendo dalla Penisola Iberica verso la Francia: in tal modo si è indebolito il ramo perturbato fra Centro Europa e Nord Italia, con il grosso della perturbazione che tende a scivolare verso le vicine aree nord-africane assieme alla struttura ciclonica che si porterà ancora più a sud nelle prossime ore.
ITALIA DIVISA A META’ – La perturbazione atlantica ha coinvolto solo parte dell’Italia, lasciando decisamente ai margini del peggioramento le regioni del medio versante adriatico ed il Meridione, dove i cieli sono rimasti più puliti con clima relativamente mite (punte oltre i 20 gradi in Sardegna). Ben diversa la situazione sul Nord Italia e la Toscana, zone interessate dal sistema frontale con la parte più attiva soprattutto sulle regioni di Nord-Ovest, mentre il Nord-Est ha risentito di precipitazioni più deboli essenzialmente sul Triveneto: la neve, soprattutto in nottata e durante le precipitazioni più intense, ha raggiunto le pianure piemontesi imbiancano Torino, Cuneo e parte dei settori fra astigiano ed alessandrino. Piogge abbondanti hanno interessato la Liguria centro-occidentale, in particolare il crinale alpino confinale tra Alpi Marittime e Liguri, con accumuli in 24 ore localmente superiori ai 150 mm. Nell’entroterra savonese la neve è caduta copiosa fin sul fondovalle.
CORPOSO PEGGIORAMENTO A NATALE – L’attenzione è già puntata sulle festività natalizie, momento nel quale la Depressione Atlantica dovrebbe salire in cattedra ed approfondirsi in modo più deciso fin sul Mediterraneo. Assisteremo pertanto ad un tipo di tempo più dinamico, con le perturbazioni che metteranno alle corde l’anticiclone.