VIAVAI DI PERTURBAZIONI – La profonda depressione, centrata sul Regno Unito, continua a recitare un ruolo da protagonista sul contesto meteo generale a livello europeo. Una nuova perturbazione, legata a questo vortice ciclonico, ha raggiunto anche l’Italia anche nel corso del week-end, mantenendo una traiettoria relativamente alta che non ha favorito lo sviluppo di nessuna incisiva ciclogenesi secondaria in ambito mediterraneo. Le precipitazioni cadute sull’Italia, soprattutto al Nord e sulle regioni tirreniche, sono state esaltate quindi soprattutto dall’orografia, esaltandosi maggiormente a ridosso dei rilievi prealpini ed appenninici maggiormente esposti al flusso di correnti molto umide con direttrice da S/SW.
TEMPERATURE ECCEZIONALMENTE ALTE – Il sistema perturbato non è stato in grado di affondare con decisione sul cuore del Mediterraneo e vi è stato così spazio per il consistente afflusso di correnti pre-frontali provenienti dall’entroterra nord-africano, che hanno portato una vampata di caldo abbastanza rilevante per l’inizio di novembre. I termometri sono schizzati verso l’alto su tutto il Centro-Sud e parte del Triveneto, con punte più elevate in quelle zone dove i flussi meridionali, già relativamente caldi, si sono ulteriormente scaldati scendendo lungo i pendii appenninici. Sulle regioni adriatiche ed in Sicilia il termometro si è quindi spinto fino ai 27-28 gradi, dopo una notte nella quale in molte zone non si è scesi sotto i 20 gradi, come in estate.
MALTEMPO SUL NORD-EST – Anche il Triveneto è stato interessato dall’afflusso d’aria calda, con temperature molto elevate soprattutto nella scorsa notte sul Friuli. Le correnti nord-africane sono andrebbe a braccetto con le piogge, cadute con particolare abbondanza a ridosso della fascia prealpina per l’effetto di sbarramento rispetto ai sostenuti venti meridionali. La neve è caduta solo a quote molto alte, ben oltre i 2500 metri. Nelle ultime 24 ore sono caduti oltre 150 mm di pioggia, ma considerate anche le precipitazioni di ieri si sono raggiunti totali anche sopra i 300 mm. I fiumi ed i torrenti si sono gonfiati: in particolare c’è preoccupazione per il livello del Tagliamento, che scorre minaccioso vicino al livello di allarme nella zona di Latisana.