La conclusione della settimana appena trascorsa ha regalato condizioni meteo un po’ più clementi sull’Italia, pur non del tutto stabili, grazie alla parziale protezione offerta da un robusto blocco anticiclonico disteso dalla Penisola Iberica alla Scandinavia. Lo scenario barico è ora in rapida trasformazione, in quanto il corridoio anticiclonico appena citato si è dissolto per lo sfondamento di una saccatura atlantica, il cui ramo perturbato più avanzato ricopre già i cieli dell’Europa Occidentale: una zona d’alta pressione si è così isolata sulla Scandinavia, mentre l’anticiclone delle Azzorre ha arretrato nei suoi lidi di riferimento e arriva appena a lambire la Penisola Iberica.
Brutte prospettive, visto che segnali così importanti e minacciosi dall’Atlantico non fanno altro che avvalorare ancor più il drastico passaggio stagionale, dopo la brusca interruzione dell’estate calda ormai avvenuta a fine agosto. Il primo assalto stagionale atlantico è consentito dalla definitiva chiusura dell’anticiclone sulla Scandinavia: tale presenza anticiclonica ad alte latitudini impedisce al flusso perturbato di sorvolare tali zone e l’unico varco più agevole e fattibile è proprio quello che porterà la lama della perturbazione e del flusso instabile oceanico in direzione delle medie latitudini europee e l’Italia.
Non è certo il bel tempo a caratterizzare questa fase d’attesa del maltempo sull’Italia: sul Centro-Nord vigono infatti condizioni di vivace instabilità, da attribuire alla presenza d’infiltrazioni d’aria fresca in quota convogliate da un vortice in quota collocato tra il sud della Polonia e la Repubblica Ceca. Come e più di ieri, diversi focolai temporaleschi si sono attivati su diverse aree interne della Penisola nelle ore di massimo riscaldamento solare, soprattutto per quel che concerne le regioni centrali. Maggiori schiarite all’estremo Sud ed in Sardegna, con temperature che localmente hanno superato la soglia dei 30 gradi, ben sufficiente per poter definire le condizioni meteo di queste zone ancora estive.