L’immagine satellitare è quanto mai esplicativa di quel che sta succedendo. Anzitutto è evidente come la nostra Penisola, assieme a gran parte dell’Europa centro orientale, rientri all’interno di una vasta struttura Anticiclonica. Si tratta dell’Alta delle Azzorre, che progressivamente ha conquistato terreno in direzione nord e si è fusa con una figura altopressoria di natura continentale.
Più volte, negli ultimi giorni, abbiamo battuto sulla fragilità che ne avrebbe contraddistinto il dominio e discutendo su eventuali insidie menzionammo l’inserimento di spifferi atlantici nel settore di ponente. Cosa che puntualmente è avvenuta. Vedete quell’ammasso nuvoloso che sta producendo dei temporali a ridosso delle Baleari e su alcune zone della Francia Meridionale? Ebbene sì, è l’area d’instabilità che si è venuta a creare proprio a seguito di quegli spifferi.
La domanda è: riuscirà a raggiungere le nostre regioni? In parte. Nel suo incedere verso ovest andrà incontro a due azioni distinte: da un lato trarrà calore, quindi energia, dal passaggio sopra le acque del Mare di Sardegna. Dall’altro lato andrà incontro ad una certa resistenza anticiclonica che dovrebbe smorzarne le velleità. E’ giusto dire, sin da subito, che qualche effetto lo si avrà, ovvero avremo un parziale peggioramento su Isole e Centro Sud.
Scordiamoci piogge organizzate e persistenti, salvo forse qualche rara eccezione. Piuttosto si dovrà far fronte ad un incremento dell’instabilità diurna, con precipitazioni che tenderanno a focalizzarsi principalmente in prossimità dei rilievi. Che poi ci possa essere qualche sconfinamento sulle coste, nessuno lo mette in dubbio. Ma i fenomeni di maggior consistenza e insistenza andranno a coinvolgere le zone montagnose.
Il tutto comincerà fin da oggi. In Sardegna si accrescerà la nuvolosità, ma si tratterà di velature o stratificazioni di una certa densità. Velature che, entro sera, si estenderanno verso le regioni tirreniche. Un parziale aumento della nuvolosità dovrebbe coinvolgere anche il Piemonte e la Valle d’Aosta ed in questo caso sarà in grado di arrecare dei rovesci o temporali sui settori alpini di ponente. Non è escluso che verso sera alcuni acquazzoni possano sfociare nel Cuneese e sul Biellese.
L’instabilità interesserà anche la dorsale appenninica centro meridionale. In che modo? Semplice, con scrosci di pioggia e temporali pomeridiani. Succederà un po’ quel che è accaduto ieri pomeriggio, quando rilievi e zone interne dall’Abruzzo in giù erano coperte da nubi torve e cariche di pioggia. E’ probabile che isolati fenomeni, sempre di natura instabile, possano interessare la Sicilia nord orientale.
Venti e temperature, per concludere, non dovrebbero registrare particolari cambiamenti. la ventilazione, probabilmente, risulterà settentrionale – anche se debole – in Adriatico oppure orientale nelle regioni del Nord Italia. Nei Canali delle Isole si disporranno egualmente dai quadranti orientali, probabilmente da Scirocco. Ma poco importa, come detto le temperature non dovrebbero mutare e le massime oscillare tra i 23-24 gradi e i 28-29 gradi. Punte di 30 gradi potrebbero essere registrate su alcune città della Sicilia orientale, della Puglia e sui versanti ionici di Calabria e Basilicata.