L’inizio della nuova settimana apporta finalmente dei significativi cambiamenti, dopo un persistente dominio, fra alti e bassi, della circolazione fresca ed instabile di natura balcanica, che ha favorito un lungo periodo caratterizzato da temperature decisamente sottomedia. In tal modo si è compensato il divario su scala mensile, rispetto al caldo eccezionale della prima decade.
La conclusione dell’avvezione d’aria fredda dai quadranti orientali lascia ancora un’importante eredità, che è venuta ben in risalto durante la scorsa notte, quando i cieli sereni e la ventilazione calma hanno determinato un ulteriore calo dei valori termici notturni, in particolare nelle zone maggiormente avvezze alle inversioni termiche.
Le temperature sono scese su livelli di stampo invernale, in molte aree del Centro-Nord: non sono mancate delle vere e proprie gelate, con valori di poco sottozero, in alcune vallate alpine poste a quote collinari, ma anche sull’Appennino Abruzzese a quote di bassa montagna. Fra le stazioni meteo ufficiali possiamo citare i -0,4°C di Tarvisio.
Spiccano in maniera assoluta alcuni valori molto bassi rilevati sulle regioni tirreniche, in primis Arezzo con appena +3,2°C e Roma Urbe con soli +4,0°C. Per meglio comprendere l’anomalia, si tratta di valori più bassi della norma rispettivamente di 7 e di 9 gradi. Notevolmente sotto la media anche le temperature sulla Val Padana, diffusamente inferiori ai 10 gradi: i valori più bassi a Novara/Camera con +5°C e Ferrara con +5,2°C.
Viceversa, le temperature massime sono risalite quasi ovunque, soprattutto sulle zone del lato orientale della Penisola, complice il maggiore soleggiamento che ha amplificato l’escursione termica (differenze fino a 17-18 gradi in alcune località fra il giorno e la notte), facendo respirare un clima diurno decisamente più consono al periodo. Le punte più alte, di 24-25 gradi, restano confinate alla Sicilia.
Il miglioramento in atto è stato facilitato dall’allontanamento verso il Mar Nero del vortice di Bassa Pressione, reo della prolungata fase instabile e relativamente fredda. L’immagine del Satellite mostra tuttavia della parziale nuvolosità di tipo medio-basso ancora principalmente al Sud e sulle Isole, ove si risente della sovrapposizione d’aria leggermente umida e più temperata in quota con gli ultimi refoli freschi settentrionali nei bassi strati.
Questa relativa stabilità atmosferica è del tutto temporanea, a causa di un campo anticiclonico che si mostrerà tutt’altro che solido a tutte le quote. Il Nord Africa appare in fermento, con impulsi instabili destinati a risalire la china verso le Isole Maggiori e le estreme regioni meridionali. Da non sottovalutare, infine, la ripresa del flusso atlantico sul Nord Europa, con una vasta area depressionaria in graduale accentuazione col trascorrere della settimana.