Oramai possiamo considerarla vera e propria “emergenza neve”. Paesi o intere città paralizzate dall’enorme quantità di neve caduta, specie in Emilia Romagna, nelle regioni del versante Adriatico ed anche nell’entroterra Laziale. Si parla di 1 metro, in alcuni casi anche di più. Molto di più. E le basse temperature, diciamo pure gelide, non permettono certo un rapido scioglimento.
Emergenza destinata a perdurare altre 48-72 ore, ovvero il tempo necessario affinché la nuova perturbazione esaurisca i suoi effetti. Ma le notizie, dopo, non sono buone. Un altro nucleo d’aria gelida, proveniente dalla Scandinavia, sembra avere come obbiettivo finale la nostra Penisola. Ma avremo modo di riparlarne, ora è giusto focalizzare l’attenzione sulla giornata odierna.
Il maltempo, come detto, si sta spostando al Sud. Le regioni Meridionali sono già interessate da precipitazioni abbondanti e la neve cade a bassa quota su Puglia, Basilicata ed anche nell’entroterra Calabro. Parliamo di quote collinari, quindi oltre i 500/600 metri. Quota destinata a scendere ulteriormente tra stasera e soprattutto domani, anche in Sicilia.
Ma allora dov’è che nevicherà nella giornata odierna? Su Marche, Abruzzo e Molise sino in pianura e nelle zone costiere. Anche nel nord della Puglia la neve farà la sua comparsa a quote pianeggianti e probabilmente sin sui litorali. In Basilicata potrebbe spingersi sino ai 200 metri, senza escludere sconfinamenti a quote inferiori. In Calabria nevicherà a quote collinari nel settore settentrionale, oltre gli 800 nelle restanti zone come nel nord della Sicilia. Anche la Sardegna sarà coinvolta da altre nevicate, ma solo la parte orientale.
Qualche altra nevicata sembra poter interessare l’Emilia Romagna a ridosso dell’Appennino, mentre tra Umbria e Lazio è possibile che possa fioccare nelle aree più interne della dorsale appenninica. Andrà meglio su coste e zone limitrofe, così come andrà meglio al Nord e Toscana. Qui però il clima resterà gelido, con temperature che difficilmente saliranno oltre lo zero.
Rammentiamo che su molte località del Nord e nelle valli del Centro la colonnina di mercurio sta registrando minime negative in doppia cifra. Il pericolo maggiore sarà quindi rappresentato dal ghiaccio, che continuerà a formarsi creando disagi alla circolazione ed anche alle persone.
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