L’ abbassamento di latitudine della cupola altopressoria di matrice sub-tropicale ha consentito di liberare, nelle ultime 24-28 ore, le estreme regioni meridionali dall’intensa calura nord-africana che ha caratterizzato i primi giorni della settimana, con temperature che hanno sovente superato i 40 gradi, specie sulla Sicilia.
Fin da subito si era sottolineato che si trattava di una fase del tutto temporanea, in quanto la cupola anticiclonica, pur subendo una lieve flessione, era pronta a tornare protagonista; questo si sta verificando fin dalla giornata odierna, con il supporto sub-tropicale che sta recuperando terreno verso nord, a partire dal Mediterraneo Occidentale.
La rimonta anticiclonica è innescata dal contestuale progressivo affondo di una nuova onda depressionaria protesa con asse obliquo dalla Penisola Scandinava in direzione del Golfo di Biscaglia, nell’ambito di un meccanismo barico che esercita nuovamente l’inevitabile richiamo altopressorio sub-tropicale diretto sulle regioni centro-meridionali italiane.
L’aria calda sahariana, alle medie-basse quote, resta ancora fuori dai nostri confini, ma si trova alle soglie delle Isole Maggiori, uniche zone del Paese ove le isoterme ad 850 hPa (circa 1550 metri d’altitudine) raggiungono valori intorno ai 20 gradi.
Tuttavia, non si rilevano temperature al suolo di oltre 35 gradi nemmeno quest’oggi, con i valori più alti in Sardegna, Calabria e Puglia. La componente calda sciroccale investirà parte delle regioni meridionali italiane solo nei prossimi giorni.
Il recupero dei geopotenziali alle alte quote si fa sentire soprattutto sui bacini occidentali e peninsulari, mentre lungo i versanti adriatici scorrono ancora deboli correnti fresche nord-occidentali, non così fresche da riuscire a determinare sufficienti contrasti termici rispetto al suolo e conseguenti situazioni d’instabilità favorevoli a rovesci temporaleschi.
Dal Satellite si può notare una certa cumulogenesi pomeridiana sia sulla catena alpina che a ridosso di quella appenninica, ma non particolarmente degna di nota. I contrasti si notano maggiormente sull’immediato entroterra algero-tunisino, ma qui l’aria risulta caldissima al suolo, mitigata sulle coste mediterranee dai venti marittimi. Contesto di leggera instabilità anche sul Canale di Sicilia, con un piccolo temporale marittimo, in fase di dissoluzione, giunto attualmente sulle coste trapanesi.
Allargando lo sguardo alla situazione generale a livello europeo, possiamo notare come la perturbazione atlantica sull’Europa Occidentale ha compiuto pochi passi in avanti verso est, con il ramo frontale caldo giunto fin sulla Danimarca, mentre il fronte freddo si trova disposto dalla Bretagna al Golfo di Biscaglia, in imminente ingresso sulle coste nord-occidentali della Spagna.
L’evoluzione verso est resterà piuttosto rallentata a causa del blocco impresso dall’Anticiclone afro-mediterraneo, che si spingerà parzialmente fin su parte dell’Europa Centro-Orientale. Il flusso caldo-umido sud-occidentale nei bassi strati raggiungerà l’Europa Centrale e il Nord Italia, scontrandosi al tempo stesso con sbuffi d’aria più fresca alle quote superiori, sempre in scorrimento da sud-ovest.
Questo contrasto termico, in seno ad una progressiva erosione della struttura anticiclonica, faciliterà il ritorno di condizioni d’instabilità fin dalla giornata di domani, principalmente lungo l’Arco Alpino e zone interne limitrofe.
Il disturbo instabile sarà solo l’antipasto di un più marcato peggioramento atteso nella giornata di domenica, quando l’onda ciclonica romperà gli indugi avvicinandosi alle Alpi Occidentali, accompagnata da un fronte freddo. Sono attesi fenomeni marcatamente violenti su buona parte del Nord (linea di confluenza) con rischio di grandinate e fenomeni vorticosi, per il contrasto radicale con le masse d’aria pre-esistenti e l’avvezione calda che raggiungerà i massimi effetti sul Centro-Sud.
Al seguito del fronte, l’irruzione d’aria fresca d’origine atlantica tenderà a propagarsi ad inizio settimana verso tutto il Paese, determinando quel breve break della stagione estiva abbondantemente annunciato. Si può parlare di breve interruzione stagionale dal punto di vista termico, non solo perchè si verifica proprio nel cuore del mese di Luglio, ma per delle altre considerazioni non meno importanti, che citiamo brevemente.
Ormai da oltre tre settimane va infatti avanti un trend termico sopra la media, non efficacemente spezzato dai temporali al Nord e dall’aria più temperata, giunta nelle ultime 48 ore, su quasi tutte le regioni della Penisola. In secondo luogo, l’irruzione fresca in vista s’annuncia abbastanza rilevante, in quanto farà calare le isoterme a 1500 metri d’altezza di circa 4 gradi al di sotto della media, con riflessi inevitabili, seppure più contenuti, anche sul suolo.