Inizia ufficialmente il nuove weekend novembrino e come consuetudine si ricorre alle più disparate fonti medianiche per valutare quello che sarà il tempo durante tal periodo. Noi, ringraziando i tanti lettori che giornalmente ci seguono, presentiamo un quadro, più o meno dettagliato, della situazione in tempo reale. Una fase, quella che viviamo, dettata dal dominio assoluto di una vasta figura anticiclonica distesa sul Mediterraneo ad interessare, oltre l’Italia, l’Europa Centro occidentale.
I segni sono indiscutibilmente evidenti. Abbiamo giornate soleggiate, le temperature hanno subito, semmai ve ne fosse ulteriore bisogno, un progressivo aumento fin verso valori tipici primaverili o d’inizio autunno, son tornate nebbie e foschie più o meno dense. Ma quel che più colpisce è la cronica mancanza delle gradi piogge autunnali, quelle che, teoricamente, avrebbero dovuto colmare quel deficit idrico divenuto pesante specie in molte regioni Settentrionali.
E con esse, ovviamente, mancano le nevicate sui monti. Le Alpi, eccetto evidentemente le quote più elevate interessate dalle nevi perenni, mostrano versanti spogli ben oltre i 2000 m di quota. Ciò provocherà ripercussioni su quelle che sono le fonti primarie d’alimentazione sia dei ghiacciai che della falde idriche. Sappiamo che v’è ancora tutto il tempo per recuperare ed i modelli di previsione, a lungo raggio, mostrano dei movimenti barici indicanti maggiore dinamicità atmosferica. Non resta che attendere pazientemente insomma, prendendo atto d’una stagione autunnale particolarmente secca.
Situazione generale:l’Italia è interessata da un campo di alta pressione a tutte le quote, coadiuvato dal solito contributo subtropicale proveniente dal vicino Nord Africa. Tuttavia è possibile registrare lo spostamento del nucleo principale in direzione delle Isole Britanniche, così che, sul bordo orientale della stessa, scorrono fredde correnti Settentrionali sospinte da un attivissimo Vortice Polare Finnico-Russo.
La giornata odierna porterà pertanto alcuni elementi di novità, specie al Centro Sud lato Adriatico. L’aria fredda si porterà difatti in direzione della Penisola Ellenica, sfociando lungo l’Adriatico alimentando tese correnti Nord orientali. Previsto quindi un calo termico il cui merito sarà anche quello di ripulire l’aria dagli elevati tassi d’umidità relativa. Al primo mattino, difatti, venivano segnalate dense foschie anche lungo le zone costiere del Centro Sud, mentre le nebbie interessavano, localmente ancora adesso, pianure e valli interne del Cento Nord.
Oltre alla variazione del campo termico, si attende un generale aumento delle nubi, osservabile al satellite in prossimità dei Balcani, ad iniziare dalle Marche verso la Puglia, la Calabria e la Sicilia orientale. Le mappe indicano la possibilità di precipitazione a carattere sparso proprio ad iniziare dalle coste del medio Adriatico, nelle prossime ore. Precipitazioni che gradualmente scivoleranno verso l’estremo Sud al pomeriggio-sera.
L’abbassamento delle temperature potrà determinare sporadiche nevicate sui rilievi appendici. Dapprima attorno ai 1500 m, in serata rapido calo verso i 1200 m di quota. Sul resto della Penisola, soprattutto al Nord, il tempo seguiterà a mostrarsi stabile, parzialmente soleggiato, salvo nubi medio alte in direzione del Tirreno al pomeriggio. Ma per le vere perturbazioni oceaniche, questo è il verdetto, ci sarà ancora da attendere.