Settembre, mese transitorio, 30 giorni durante i quali avvengono i più importanti cambiamenti stagionali. Si passa dall’Estate all’Autunno e come testimonia la giornata appena trascorsa il cammino spesso è irto d’ostacoli. Ostacoli alti, non insormontabili, ma comunque difficoltosi da saltare. Le precipitazioni sono giunte abbondanti e come previsto non sono mancati locali nubifragi e altri ve ne saranno nel corso dei prossimi giorni.
Se dovessimo limitarci ad osservare semplicemente l’immagine satellitare mattutina potremmo identificare senza particolari difficoltà la causa che ci ha condotto al severo peggioramento. Tra la Francia e la Penisola Iberica si muovono sistemi nuvolosi a spirale, avvolgendo un minimo di Bassa Pressione che staziona poco a sudovest dell’arco alpino occidentale. Se volessimo poi risalire alla genesi dell’intero sistema, si dovrebbe andare a ritroso di qualche giorno ed osservare la disposizione continentale dell’Alta Pressione delle Azzorre.
La figura stabilizzante s’è portata verso le Isole Britanniche e tende a spingersi verso nordest. Un movimento che ha facilitato lo scorrimento di un nucleo d’aria fredda lungo il bordo orientale anticiclonico. E proprio l’ulteriore espansione a nord regola l’alimentazione dell’intera struttura ciclonica, complice il persistente flusso d’aria fredda che scende dalle alte latitudini artiche. In Italia, però, queste masse d’aria non sono arrivate, è giunto invece un richiamo umido da sudovest che ha favorito la genesi di quelle intense celle temporalesche sviluppatesi ieri in diverse regioni peninsulari.
Un piccolo apporto freddo in quota s’è avuto esclusivamente al Nord, difatti nelle Alpi è nevicato a quote relativamente basse, in Alto Adige (precisamente in Val Badia) la neve è riuscita ad imbiancare altezze localmente inferiori ai 1500 m. Il che, per Settembre, non è poi così normale.
Ma veniamo alla previsione per oggi. Attualmente vengono segnalati diversi temporali nelle regioni del Centro, in particolare sul versante medio-alto Tirrenico. Le piogge riescono a giungere anche nelle zone interne dell’Abruzzo, sull’Emilia e nella Liguria di Levante. Vi sono poi degli sconfinamenti verso i litorali tirrenici meridionali, precisamente su quelli campani e quelli lucani. Nelle prossime ore assisteremo ad una ulteriore intensificazione della fenomenologia, in particolare sul Lazio, poi nell’Umbria, in Campania e sulla Puglia settentrionale.
Durante il pomeriggio le precipitazioni potranno estendersi anche sulla Romagna, mentre un nucleo precipitativo particolarmente intenso dovrebbe abbordare il Mare di Sardegna e risalire gradualmente verso nordest. Piogge di forte intensità giungeranno sulla Sardegna centro meridionale e trasleranno verso nordest, mentre nelle prime ore della notte un sensibile peggioramento dovrebbe andare ad interessare le regioni del Nordovest ad iniziare dal Piemonte e la Liguria occidentale. Nelle zone citate non escludiamo locali nubifragi.
Segnaliamo infine qualche isolato temporale diurno sulle Prealpi lombarde, nelle zone interne calabro lucane e sulla Sicilia nord orientale. I venti tenderanno a rinforzare gradualmente da SE un po’ ovunque e diverranno forti nei mari circostanti le due Isole maggiori. Al Nord la ventilazione avrà una componente più orientale e tra Piemonte e Liguria piegheranno da nordest.